Anche quest’anno  è tornata a manifestarsi, negli ultimi mesi nelle rive del lago di Pergusa, la morìa di carpe e pesci rossi, a causa di un elevato consumo di ossigeno, specie nelle ore notturne, causando un conseguente deficit delle acque, con la morte dei pesci più deboli.
Questo Ente, gestore della riserva, in  collaborazione con il distaccamento Forestale, il servizio Veterinario dell’ASP di Enna e l’ARPA Sicilia continuano a monitorare  la situazione  che ciclicamente si verifica nel lago.
Effettuati  campionamenti  delle acque da parte dell’ARPA ed anche  prelievi di carcasse da parte del servizio veterinario,  inviati  all’istituto Zooprofilattico di Palermo.
I risultati delle analisi chimiche sui  campioni di acqua lacuale  hanno evidenziato una notevole quantità di  agenti chimici, Azoto totale, Fosforo totale, BOD5 e COD che, superando, quest’ultimo, i limiti stabiliti  del lago che non ha  immissari ed emissari con conseguente scarsa capacità auto depurativa delle acque. Attribuibile  pure, in parte, tale morìa, ad occasionali scarichi degli sfioratori di piena della pubblica fognatura del villaggio Pergusa, che si immettono nelle acque del lago, nella concomitante presenza di piogge consistenti.
Dai campionamenti effettuati, fortunatamente, la presenza dell’alga ittiotossica detta Prymnesium parvum  è presente in basse quantità.
Anche le risultanze analitiche da parte dell’iistituto Zooprofilattico confermano che la morìa di pesci non è attribuibile a cause di origine chimica, ovvero ad inquinamenti causati dall’uomo.
L’Ente si sta adoperando alla rimozione delle carcasse dei pesci nonostante le precarie risorse finanziarie avendo già disposto, con una apposita determina  di provvedere ad affidare il servizio ad una ditta specializzata che avrà presentato il preventivo-offerta più conveniente economicamente per l’Ente.