“La Srr di Enna, contrariamente a quanto affermano alcuni poco informati o di parte, ha posto in essere tutti gli adempimenti necessari al passaggio dei dipendenti al nuovo sistema integrato dei rifiuti. Siamo pronti per iniziare le assunzioni. Adesso siamo in attesa che il Presidente della Regione apponga il visto sulla dotazione organica, cioè sul progetto di allocazione dei dipendenti nei vari cantieri o servizi”. Lo ha scritto il presidente della Srr Armando Glorioso. “La dotazione organica per come approvata dal Cda da me presieduto ha previsto la quasi totale occupazione di tutti gli attuali dipendenti in servizio – prosegue il sindaco di Nissoria -. Ne rimarrebbero fuori solo 11, ma si comprende bene che con qualche ulteriore sforzo neanche questi rimarranno senza lavoro”.
“Il problema, ottenuto il via libera dalla Regione, è l’operatività della legge che prevede la assunzione presso la Srr dei dipendenti e il contestuale distacco presso le società operatrici nei cantieri o servizi. Sorvoliamo su alcune problematiche tecniche cha la legge 9 ha creato con questo complesso sistema e che ora tocca a noi risolvere per tappare le falle di un legislatore disattento – aggiunge Glorioso -. La legge dice che l’assunzione deve essere ad affidamento definitivo o provvisorio, previo licenziamento dall’Ato Enna Euno spa e successiva assunzione presso la Srr, con contestuale distacco presso l’utilizzatore. Dunque, le assunzioni non potranno essere contemporaneamente per tutti i dipendenti di tutti i cantieri o servizi. Questo è un motivo di dissenso con i sindacati, ad eccezione della Ugl, che si è dichiarata favorevole alla assunzione graduale e anche a rendere prioritario il criterio dell’appartenenza storica (anzianità) alla sede di lavoro ai fini dell’avviamento. Che senso ha assumere i dipendenti in assenza della individuazione dei nuovi gestori e soprattutto in assenza di copertura finanziaria? Se non ci sono i soldi non si pagano gli stipendi a prescindere da chi sia il datore di lavoro. Passare “sic et sempliciter” i lavoratori dalla società Ato Enna Euno spa alla Srr Ato 6 scpa significherebbe non risolvere affatto i problemi del pagamento degli stipendi ai dipendenti. L’assunzione deve avvenire invece in maniera graduale. I sindacati e molti lavoratori amministrativi nonostante la dotazione organica preveda la loro ricollocazione temono che il passaggio graduale possa lasciare fuori alcuni. Ma stare fermi significa lasciare fuori tutti! Esistono i rimedi di legge per consentire questo passaggio dei dipendenti nella maniera più indolore possibile, ma pare che molti siano quelli che in realtà vogliono che in provincia di Enna si protragga il caos. Oggi 15 Febbraio scade, pare, il termine che avevano le Srr siciliane per fare questo benedetto passaggio. Personalmente ritengo che abbiamo fatto tutto quanto potevamo e dovevamo in questi sei mesi. Ora possiamo continuare noi ad amministrare questo passaggio evitando che si ricrei un nuovo carrozzone, oppure sarà la Regione con i suoi commissari a gestire la faccenda. Non avremo difficoltà a riconsegnare le chiavi della baracca, nè io, nè il sindaco di Pietraperzia, Antonio Bevilacqua, né il sindaco di Troina, Sebastiano Fabio Venezia. Abbiamo servito gratuitamente e con grande spirito di abnegazione la causa della riabilitazione dagli errori che la politica regionale e provinciale ha commesso – conclude il presidente Glorioso – nei confronti dei cittadini con la creazione di questi mostri chiamati Ato”.