Per quindici giorni i carabinieri della compagnia di Nicosia hanno pedinato tutti i suoi familiari. E ieri lo hanno visto a bordo di una macchina sulla stradale San Giorgio di Catania, catturandolo e dando esecuzione a un provvedimento che era in corso dai primi di febbraio. Finisce in carcere il catanese Antonio Consoli, sino a ieri ricercato, accusato detenzione e coltivazione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, sostituzione di persona, contraffazione e ricettazione.
I fatti risalgono allo scorso 11 agosto, quando i Carabinieri di Nicosia arrestarono in flagrante, in contrada Vallone di Fontana Murata a Centuripe, due coniugi catanesi all’interno di una piantagione ove erano interrate 160 piante di cannabis. Nel corso delle successive indagini dei Carabinieri, coordinate dal sostituto procuratore di Enna Stefania Leonte, è emerso che il terreno dove si trovava la piantagione sarebbe stato preso in affitto con regolare contratto da Consoli, che avrebbe usato una carta d’identità risultata rubata e dunque una falsa identità.
Sfuggito alla cattura ai primi di febbraio, i militari hanno svolto ricerche serrate sino a ieri. In questo modo Consoli è stato portato in carcere a Piazza Lanza a Catania, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
A seguito di analisi specifiche è stato accertato che il peso complessivo dello stupefacente sequestrato, nel mese di agosto, avrebbe potuto fruttare oltre 800 chili di sostanza.