CENTURIPE. Secondo i carabinieri, tre giovani di Adrano hanno costretto un imprenditore di Centuripe a consegnare dei mezzi edili, tra cui un camion e un escavatore, che avrebbero dovuto usare per sradicare un bancomat in provincia di Catania. Per questo sono stati fermati in tre, Antonino D’Agate  di 29 anni, Giuseppe Verzì di 39 e Salvatore Crimi di 30. L’accusa è estorsione aggravata. L’ultimo è ritenuto un affiliato alla cosca dei Santangelo, uno dei gruppi catanesi vicini al clan Santapaola. A coordinare l’inchiesta sono stati i carabinieri diretti dal capitano Marco Montemagno. Il provvedimento di fermo reca la firma del Pm Roberto Condorelli e del procuratore aggiunto di Caltanissetta Gabriele Paci.
Il procedimento scaturisce dalla denuncia presentata dalla vittima, che ha riferito di aver ricevuto minacce. I tre gli avrebbero detto di non fare nulla e che poi, a un certo punto, avrebbe potuto sporgere denuncia contro ignoti, per la “sparizione” dei mezzi. Tutto è accaduto dai primi di dicembre al 5 gennaio.
Ma lui non ha “retto il gioco” e li ha fatti arrestare. D’Agate e Verzì, presunti esecutori, sono stati sottoposti a fermo in flagrante, un mese fa, e ora sono ai domiciliari. Crimi è stato fermato ieri e portato nel carcere di Bicocca.