Leonforte – Una raccolta firme per tastare il polso della cittadinanza. Maggiore informazione in strada e un incontro con il Prefetto per motivare le ragioni di un rifiuto. Queste le iniziative che il Circolo Fratelli d’Italia – An di Leonforte intende intraprendere, al termine di una riunione che ha avuto luogo ieri per discutere della “questione migranti”. Non è ancora diventata una realtà concreta, ma ha già sollevato reazioni dalle diverse realtà politiche attive sul territorio. Dopo le dichiarazioni rese in proposito dal sindaco Francesco Sinatra, la reazione è stata pressoché immediata. “Esprimiamo serie preoccupazioni, non conoscendo né la fondatezza della notizia, né i modi attraverso i quali l’accoglienza dovrebbe essere realizzata”. Queste le parole di Carmelo Barbera, responsabile del circolo di Fratelli d’Italia – An di Leonforte, che ha poi ribadito: “Anche in questa occasione, l’Amministrazione comunale non manca di brillare per impreparazione e irragionevole demagogia”.
Quali i dubbi che investono Barbera? Il principale è, vista l’inderogabilità del patto tra Ministero dell’Interno e Anci, ribadita dalla Prefettura, come mai il primo cittadino non ha ancora provveduto ad informare il Consiglio comunale, i partiti e le organizzazioni? Come mai Sinatra non ha sentito l’urgenza di ascoltare la cittadinanza in merito? Quando si parla di accoglienza, il circolo di Fratelli d’Italia non ha dubbi: “Predisporne una incontrollata e improvvisata equivale a uno scellerato atto di incoscienza, poiché nell’ambito del territorio comunale mancano le più elementari strutture e la comunità leonfortese sarebbe sottoposta a una gravissima situazione di disagio”. I problemi socio-economici che investono il territorio sono più che mai cruciali, “tanti nostri concittadini vivono situazioni di disagio – ha specificato Barbera – che questa amministrazione, negli anni, non è stata in grado di affrontare”. Alla difficoltà già esistente, dunque, si aggiungerebbe ulteriore criticità. Risposte è tutto ciò che il gruppo coordinato da Barbera vuole dal sindaco. “Lo invitiamo a fare chiarezza e a dirci se nel nostro comune ci sono le strutture idonee a recepire un qualsiasi numero di migranti, a prescindere dal fatto che si tratti di SPRAR o CAS. Abbiamo le strutture adatte per assicurare le condizioni di igiene e sicurezza ai migranti, così come richiesti dal Ministero? Le nostre strutture rispondono ai requisiti previsti dalla legge? In attesa che il sindaco informi la cittadinanza, inizieremo noi”.

Alessandra Maria