Per l’alta formazione universitaria non è necessario che i nostri ragazzi vadano fuori dall’Italia, nemmeno fuori dalla Sicilia … possono addirittura restare a casa, a Enna. Torna dopo quattro anni la valutazione della qualità della ricerca italiana. Torna con qualche conferma e qualche sorpresa.
Perché se è vero che il Nord conferma realtà di eccellenza come Padova, Torino e Firenze, è il Sud che recupera posizioni grazie anche al piccolo Ateneo Ennese che si classifica addirittura primo nel settore delle Scienze Fisiche.
La notizia è riportata dalle più grandi testate e oggi possiamo sentirci tutti un po’ più orgogliosi di essere una buona pratica, per rendere in italiano un termine inglese usato e abusato nel compilare le classifiche di merito.
Dal profondo Sud e dal piccolo si offre al territorio e non solo alta formazione. Sembra funzionare la scelta dell’Ateneo di puntare a servizi innovativi e ad una formazione in linea con le richieste di mercato. Cresce quindi la qualità nonostante le scarse risorse destinate a Meridione e Isole.
Resta però il problema delle risorse dedicate alla formazione universitaria e alla ricerca. Quanto verrà investito per confermare tali risultati al Sud? Quanto verrà investito per diminuire le distanze con le altre realtà del Nord e dell’Europa?
La risposta la lasciamo alla politica italiana, sempre se riuscirà ad uscire da verosimili scissioni e finte aggregazioni.

Fonte: Corriere della Sera