Occhio che si entra nel vivo. The show must go on diceva Freddie Mercury, ma qui ora si fa sul serio perché chi si ferma adesso rischia di buttare al vento una stagione intera.
Chi non si ferma mai è l’Atalanta, anzi la Real Atalanta, che continua a perseverare in vittorie e obiettivi che ad inizio stagione sembravano insperati. Gli orobici, sabato hanno battuto il Napoli direttamente al San Paolo dove i partenopei sono un osso duro per tutti. Il colmo assoluto è che a siglare i due gol della vittoria è stato Mattia Caldara, di proprietà di quella Juventus che riesce a fermare le avversarie anche senza giocare. Per Gasperini e combriccola adesso la Champions League non è un’utopia anche perché dista soltanto 3 punti.
La Juventus miete vittorie con la stessa continuità con cui Massimo D’Alema distrugge i partiti nei quali milita. Se la notizia del giorno è la mancata segnatura di Higuain, non è affatto novità l’ecletticità di Mario Mandzukic. Il croato difende, scalcia, segna e quando non vede riconosciuta la sua paternità al gol del vantaggio rapisce il difensore avversario e lo chiude nelle gabbie di Lidl. Alex Sandro chiude i conti per Madama che adesso si prepara alla sfida di Coppa Italia col Napoli, la squadra che gioca il calcio più bello del Regno delle due Sicilie. Si prevede una bella partita senza esclusioni di colpi, specie se sono quelli di Mandzukic sulle caviglie.
Le curiosità della giornata sono due e riguardano il Milan. La prima è appunto la vittoria in casa del Sassuolo, cosa mai accaduta da 3 anni a questa parte. La seconda è che il rigore della vittoria battuto da Bacca era alquanto irregolare causa i due tocchi del colombiano in caduta che cambiano traiettoria al pallone beffando Consigli e tutti i filistei. L’arbitro e gli assistenti non hanno notato nulla ed effettivamente era davvero difficile vederlo senza l’ausilio delle immagini. Non era difficile invece notare i rigori non dati agli uomini di Di Francesco che esplode a fine partita. Insomma almeno una partita deve essere contestata nella giornata calcistica. Si aggiunge alle proteste che l’Inter, che di solito cerca di tenersi fuori dalle chiacchiere per storia personale. Nel match clou di giornata i nerazzurri perdono a domicilio 1-3 contro la Roma fresca fresca di accordo per il nuovo stadio a Tor di Valle. I nerazzurri durante la gara contestano l’azione da cui nasce il secondo gol di Nainggolan e un mancato calcio di rigore che avrebbe riaperto la partita. Pioli a fine partita accetta la decisione con aplomb inglese rispetto a quello mostrato a Torino contro la Juventus. Da aizzatore a paciere in due settimane, le circostanze cambiano toni e proteste. La Roma vince e convince per gioco e personalità e con un Nainggolan che si inventa due gol bellissimi per potenza e precisione. A testimonianza del fatto che il campionato è tutt’altro che chiuso chi vi scrive ve lo dice da molto tempo. Diffidate dai falsi profeti.
Da segnalare gli eventi di giornati che in questo turno sono 3.
Manolo Gabbiadini che, da panchinaro a Napoli, si ritrova a segnare 2 gol nella finale di coppa di Lega a Wembley. Finale persa poi perché di fronte c’è il Manchester United di un certo ZlatanIbrahimovic.
La spensieratezza con cui Perisic si alza il pallone da solo e lo passa di testa ad Handanovic, da inserire nei memorabilia dei momenti di gloria del nostro campionato.
Concludiamo con il mistico dialogo tra Fabio Caressa, padrone di casa a Sky e Leonardo.
L’ex allenatore di Inter e Milan confessa a Caressa di avere provato a portare Pirlo al Paris Saint Germain. Tentativo andato a vuoto per via dell’accordo tra il calciatore e la Juventus. Caressa accoglie sorpreso la notizia perché secondo lui con un Pirlo in meno a Torino avrebbero avuto 2/3 scudetti in meno.
Caro Fabione, c’hai provato a sperare. D’altronde per te lo scudetto vinto da un’altra squadra sarebbe motivo di ripresa del nostro paese.
Così non è stato.
E adesso “De sciò masciogò”. Cosi replicava a Freddie Mercury un novello Checco Zalone.