Palermo 22/02/2017
La quasi totalità delle OO.SS. della dirigenza e del comparto hanno richiesto un incontro alla VI commissione sanità della Regione Sicilia in quanto il piano per l’emergenza urgenza della ASP4 di Enna, fortemente voluto da tutte le OO.SS., doveva essere operativo dal   1/02/2017  e a tutt’oggi è solo parzialmente attivato.
Notizie non solo giornalistiche raccontano di esponenti autorevoli del governo regionale pronti ad alzare barricate, salvo poi a ricredersi di fronte all’evidenza dei dati ufficiali; di esposti ai carabinieri; di personaggi vari che per interessi personali, lavorativi e campanilistici, sono pronti, con autoreferenzialità, a difendere l’indifendibile contravvenendo leggi e decreti, dati ufficiali e infine buonsenso.
Il piano per l’emergenza/urgenza presentato dall’Amministrazione, su input pressante da circa due anni delle OO.SS., è in linea con quanto previsto dal decreto assessoriale 05/08/2015 pubblicato sulla GURS N°35 del 28/05/2015. Nel suddetto decreto vengono fissati i parametri e le linee di indirizzo regionale per l’accorpamento delle strutture sussidiarie alle strutture di riferimento. In particolare a pag. 53 per ortopedia, chirurgia e pediatria. Inoltre il suddetto decreto riporta il vincolo del tetto di spesa ammissibile (D.A. 2322/11) di € 102.450.000,00.
Il piano aziendale rispetta:

  • I LEA/obiettivi di salute e missione aziendale
  • I posti letto collegati ai relativi volumi di attività fra presidio di riferimento e presidio sussidiario (dati incontrovertibili regionali pag. 54)
  • Popolazione assistita provinciale (178.000)

Va da se che ogni nuova soluzione che preveda il mantenimento e/o la creazione di nuove strutture ci trova d’accordo, perché abbiamo ben presente che la sanità, oltre ad una valenza per la difesa della salute, nella nostra provincia è anche una imprescindibile ed essenziale risorsa sociale ed economica, sia in quanto tale che per l’indotto che produce. Difatti è l’unica grande impresa (dipendenti superiori a 250 e un fatturato superiore a 50 milioni di €) che abbiamo. Per cui essendo già penalizzati:

  • Da un territorio vasto ed ostico da un punto di vista oro geografico, aggravato da un sistema di collegamenti interni che definire non a passo con i tempi è un eufemismo
  • Da finanziamenti in sanità non adeguati a causa di alcune peculiarita’:
    • Territorio 10% della regione e popolazione circa 3.5%
    • Decreto 28 dicembre 2016: aggregati di spesa per l’assistenza specialistica dove riceviamo circa € 8.000.000 in meno rispetto alla media regionale, in quanto i presidi ospedalieri pubblici della provincia assicurano risposte più che altre zone della Sicilia.

Da quanto sopra risulta ovvio che qualsiasi nuovo assetto, per non essere scambiato come fumo negli occhi, deve essere adeguatamente finanziato.
Queste sono le motivazioni che ci hanno spinto a richiedere questa convocazione, per far si che la politica locale e regionale non sposi istanze campanilistiche avulse dalla realtà e fondate sulla falsa e distorta lettura dei dati.
Dopo una pacata e proficua discussione che ha visto l’intervento di tutte le sigli della dirigenza e del comparto, l’ON Alloro ha manifestato l’appoggio ai vertici aziendali e sindacali nell’interesse della tutela della salute di tutta la popolazione provinciale, sottolineando, inoltre, le criticità seguite all’indagine sull’ammanco al CUP.
Il presidente Di Giacomo ha chiuso l’incontro formulando un apprezzamento per il corretto rapporto tra OO.SS. e vertici aziendali in relazione al piano presentato, e ha spronato tutti a battersi per anticipare e governare i tempi della trasformazione, seguendo i decreti e le leggi, in quanto non operando in questo modo il rischio che si corre è la desertificazione sanitaria di tutto il territorio, che porterà alla chiusura o al depotenziamento per consunzione di tutti i  Presidii Ospedalieri, e quindi sia di Enna  che dei suoi sussidiari Piazza, Leonforte e Nicosia.
LE OO.SS.  
FIALS
UGL
CISL-MEDICI
ANAAO-ASSOMED
CGIL-MEDICI
AAROI
CISL
NURSIND
 
(Nella foto Giuseppe Digiacomo commissione VI, Servizi Sociali e Sanitari)