Finalmente dopo anni di tanto parlare e pochi interventi concreti viene dato il via ad uno strumento che potrà consentire di mettere in sicurezza antisismica gli edifici privati. Con il decreto del Ministro delle infrastrutture, sono state emanate le “Linee guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni”: entra a regime il cosiddetto sismabonus.
Il bonus consiste in una detrazione fiscale prevista dalla Legge di Bilancio 2017, per gli interventi di messa in sicurezza sismica degli edifici.
L’entità della detrazione varia dal 50% all’85% delle spese necessarie per la messa in sicurezza statica, con il mite massimo di 96mila euro.
Le Linee Guida appena emanate consentono di attribuire ad un edificio una specifica Classe di Rischio Sismico, mediante un unico parametro che tenga conto sia della sicurezza sia degli aspetti economici.
Il Rischio Sismico è la misura per valutare il danno (perdita) atteso a seguito di un possibile evento sismico. Dipende da diversi fattori messi in relazione:
Pericolosità, ovvero la probabilità che si verifichi un sisma (zone sismiche del territorio italiano);
Vulnerabilità, ovvero la valutazione delle conseguenze del sisma (“risposta” degli edifici al sisma);
Esposizione, ovvero valutazione socio/economica delle conseguenze (contesti).
Il decreto individua otto classi di Rischio Sismico per valutare le costruzioni: da A+ (corrispondente al rischio minore), scendendo ad A, B, C, D, E, F e G (corrispondente al rischio maggiore).
Le linee guida forniscono poi due metodologie per la valutazione:
–  una convenzionale, applicabile a qualsiasi tipologia di costruzione e qualunque miglioramento del numero di classi di rischio sismico. La valutazione si basa sui metodi di analisi già previsti dalla Norme Tecniche per le Costruzioni di cui al DM 14 gennaio 2008;
– una semplificata, applicabile, ai fini della detrazione fiscale, agli edifici in muratura quando il miglioramento è di una sola classe di rischio.
Il decreto non entra nel merito delle modalità di fruizione delle agevolazioni fiscali connesse all’esecuzione degli interventi, limitandosi a precisare che le certificazioni sono comunque necessarie per l’ottenimento dei benefici fiscali.
Le modalità di utilizzo delle agevolazioni, anche mediante la cessione del credito d’imposta a soggetti terzi saranno definite da un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, in corso di emanazione.

Gildo Matera