I consiglieri comunali Francesco Comito e Giusy Firrantello lasciano la lista civica “Amare Enna” e, dal prossimo consiglio comunale, aderiranno al Movimento per le Autonomie, uscendo di fatto dalla coalizione di governo del sindaco Maurizio DiPietro.
Ieri sera i due rappresentanti comunali, affiancati dall’onorevole Paolo Colianni, hanno tenuto una conferenza stampa dove hanno spiegato meticolosamente le ragioni che hanno portato a questa scelta. “Abbiamo lungamente parlato con gli amici di Forza Italia – commenta l’onorevole Colianni -, e vi è un’assoluta condivisione concettuale e sul piano delle scelte che avverranno. Riteniamo da tanto tempo che l’esperienza civica sia decisamente conclusa. E non perché l’abbiamo conclusa noi. Stiamo ratificando quello che osserviamo. A metà percorso ci rendiamo conto che questa scelta civica, che continuiamo a difendere perché la riteniamo una giusta intuizione, è stata giusta. L’idea di vincere una partita nei confronti di una sinistra che in questo territorio indubbiamente ritenevamo prevaricatrice. Siamo interessanti ai contenuti, non alle parole. Pensavamo di cambiare la città, di dare una svolta di cambiamento, ma abbiamo registrato e registriamo tutt’ora che sono mancati i pilastri della politica. In primis è mancato il dialogo. Basta, poi, farsi una passeggiata in via Roma per capire quanto questa città sia “sofferente”, una città che non è riuscita a fare il salto di qualità. Una città vive se c’è commercio, se ci sono relazioni culturali, se c’è un’intensa attività ludico – ricreativa, se c’è un’integrazione sociale. Abbiamo proposto in tempi non sospetti di realizzare una funivia, di realizzare un collegamento autentico tra l’Università e la bellezza di tanta ricchezza culturale che ha essa, che deve diventare il motore per la città. Noi non l’abbiamo visto. Pensiamo che questa città ha bisogno di un governo nuovo, se questa nostra scelta politica comporta un “big event”, se dovesse rappresentare uno stimolo per una svolta, noi siamo pronti a fare opposizione seria e ragionata e saremo pronti a sostenere tutte le scelte utili per questa città. Se neanche questo avverrà, siamo pronti alla sfiducia, avendo cura di dire alla gente che non siamo tra quelli che pensano di avere sempre ragione. Noi non abbiamo sbagliato a fare la scelta civica, abbiamo sbagliato probabilmente a investire su uomini che avrebbero dovuta interpretarla, ma che invece non lo hanno fatto. I consiglieri Comito Ferrantelli e hanno svolto questo ruolo con grande senso di responsabilità senza mai interagire negativamente con l’amministrazione. Sin da subito si è registrata prima una deviazione dalle liste civiche da parte di Sicilia Futura, cioè l’identificazione dei gruppi che costitutiva la maggioranza amministrativa e diventò subito partito e lì abbiamo perdonato questa piccola défaillance. Subito dopo è arrivato l’altro colpo di grazia, quando una componente delle liste del sindaco aderisce al PD. A questo punto ci siamo chiesti: ma cosa fa il Pd? Sta dentro o fuori dalla giunta? Oggi difendiamo una scelta di autonomia e giudizio, è fallita l’esperienza civica, ci riappropriamo dell’autonomia politica che è fatta delle nostre radici autonomistiche, dichiareremo di essere municipalisti. Dobbiamo difendere un’azione territoriale. Il prossimo giugno scade il termine per la possibilità di fare la mozione di sfiducia. Nei prossimi giorni staremo attenti a cosa accadrà, quali saranno le mosse di vero e reale cambiamento che noi auspichiamo. Se ci renderemo conto che la “terapia” non dovesse essere adeguata, allora in quel caso saremo determinanti per arrivare o meno alla mozione”.
Per il consigliere Francesco Comitoè fallito il progetto civico e non c’è più quella spinta propulsiva che doveva caratterizzare un’azione politico – amministrativa. Dopo due anni pensavamo che il divenire della politica portasse a una discussione su tematiche importanti. Un percorso di collegamento tra Enna alta e Enna bassa. Non è stata fatta neanche una riflessione sul CISS, per rilanciare una struttura già pronta. E’ mancata una sintesi alle diversità”.
Infine per il consigliere Giusi Firrantello: “Abbiamo aspettato troppo. Da mesi sollecitiamo il sindaco DiPietro, ma non abbiamo mai avuto una risposta.
 

Paolo Interlando