Mi è stato chiesto di intervenire e commentare una affermazione di Papa Francesco, uomo forte dalle parole semplici e profondamente vere.
La citazione in questione è: “Meglio essere ateo che un cattolico ipocrita”. Non è la prima volta che Papa Francesco, attraverso l’omelia della Santa Messa del mattino nella cappella di Santa Marta, usa toni forti per svegliare le coscienze dei credenti.
A mio parere fulcro dell’omelia e della frase sopra citata vi è: la coerenza della testimonianza cristiana.
Essere cristiani è un impegno, una scelta che troppo spesso viene banalizzata.
Essere cristiani richiede di rendere visibile la fede che professiamo, ciò può avvenire solo testimoniando con coerenza il Vangelo.
Essere testimoni di Cristo non è facile! Non lo è all’interno di sistemi e strutture che spesso sono in opposizione non solo con l’idea di Dio ma anche con il vero bene per l’uomo.
La corruzione, l’illegalità, la malvagità, la delinquenza di ogni genere sono in netta antitesi con il messaggio cristiano.
Oggi è richiesto a ogni battezzato di vivere concretamente e profondamente la propria vocazione! Papa Francesco da buon pastore, non si ferma però alla denuncia, spesso facile per l’evidenza degli errori umani, lui annunzia la strada antica e sempre nuova del Vangelo.
Padre Giuseppe Rugolo