Continua l’attività di inanellamento dei volatili presso la Riserva Naturale Speciale del lago di Pergusa. Le operazioni sono state svolte da Giovanni Cumbo, inanellatore della Stazione Siciliana, e da Rosa Termine, biologa dell’Università Kore di Enna. La stazione pergusina di inanellamento è attiva a cadenza mensile dal 2003 ed è un’iniziativa coordinata dal prof. Bruno Massa, docente dell’Università di Palermo, e promossa dall’Ente gestore della Riserva, il Libero Consorzio Comunale di Enna. Con tale attività ad ogni volatile, catturato momentaneamente con speciali reti nebbia, viene apposto alla zampetta un anello di metallo contenente un codice che permetterà di identificarlo in tutto il mondo.
Gli scorsi giorni, un’importante cattura è stata quella del Codibugnolo di Sicilia (Aegithalos caudatus siculus), specie endemica siciliana molto caratteristica e differenziata rispetto agli individui conspecifici dell’Italia peninsulare. Tale specie è caratterizzata da un corpo arrotondato, piccolo rispetto alla coda che è sproporzionatamente sviluppata, tanto che in volo sembra una piccola palla con coda; presenta un piumaggio grigio-rosato con ali più scure, la coda è nera con margini bianchi; ha un becco minuscolo che utilizza per mangiare piccoli artropodi (come ragni, afidi, zanzare, farfalle, etc.), a cui integra piccoli semi e parti di frutti soprattutto nel periodo autunno-inverno. Si sposta con agilità e movimenti acrobatici e a brevi saltelli, spesso sta a testa in giù. È una specie sedentaria in Sicilia, spesso è localizzata in boschetti e frequenta anche i margini cespugliati delle aree umide. La popolazione di questa specie in Sicilia è consistente ed il suo status è considerato sicuro. E’ una specie tutelata dalla Convenzione di Berna.
“È stato veramente emozionante togliere dalla rete questo grazioso volatile, veramente importante ed emblematico per la Sicilia, tanto che è raffigurato nel logo della Stazione di Inanellamento Siciliana. Ancora una volta l’attività di inanellamento ci ha permesso di rilevare una nuova specie che magari sarebbe potuta passare inosservata. Tutte le operazioni di inanellamento sono coordinate a livello nazionale dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) del Ministero dell’Ambiente, che rappresenta l’omologo degli Enti che in ogni Stato Europeo coordinano gli studi sulle migrazioni degli uccelli. Tali Enti riversano le informazioni da loro raccolte nella banca dati europea dell’EURING (European Union Ring) che ha sede in Olanda” ha dichiarato Rosa Termine.
Tra le ricatture di maggiore valenza il Martin pescatore (Alcedo atthis), inanellato a Zagabria (Croazia) lo scorso settembre e catturato, dopo 49 giorni, lo scorso ottobre; questo individuo, che per venire a Pergusa aveva percorso una distanza di oltre 700 chilometri, ha trascorso probabilmente tutto l’inverno al Lago, dato che è stato ricatturato qualche giorno fa. Diversi sono stati gli individui della stessa specie, riconoscibili per i colori vistosi del piumaggio dalle tonalità blu brillante e verde sul dorso e arancio sul ventre, avvistati questo inverno.
Altre specie inanellate in questi giorni sono state: la Ballerina gialla, vezzoso uccellino che cammina rapidamente, dondolando senza sosta la lunga coda, il Fringuello, il Tordo bottaccio, il Merlo, l’Usignolo di Fiume, la Capinera, lo Storno comune, l’Occhiocotto, il Luì piccolo, il Pettirosso, la Passera mattugia, la Passera scopaiola e la Cinciallegra. E’ stata inanellata anche una Folaga.
Alle attività di inanellamento hanno assistito diversi bambini dell’Istituto Comprensivo “F.P. Neglia” di Enna; oltre alle specie inanellate, hanno potuto osservare diversi uccelli acquatici: Svassi maggiori, Svassi piccoli, Garzette, Aironi cenerini, Cormorani, Falchi di palude, Porciglioni, Folaghe, Polli sultani e diverse anatre, tra cui Mestoloni, Moriglioni e Germani reali.