Renzismo e Berlusconismo.

Dato che mi è stato richiesto da qualcuno esprimo il mio parere che rimane molto improprio e problematico come “giudizio” (a parte il fatto che c’è sempre da dubitare di chiunque pretenda di “giudicare”). Ed eccolo questo parere.
E’ perlomeno eccessivo accreditare a Renzi un’autonoma corrente di costume politico e di pensiero. Quel che si suole chiamare “renzismo” in realtà altro non è se non una variante provinciale, e quindi subalterna, del berlusconismo. Egli è, in altri termini, un effetto di quel che Berlusconi è riuscito a produrre in termini di corrompimento della cultura politica e del costume italiani.
I due, prima alleati ed oggi avversari, sono di una medesima pasta, anche se ben si differenziano sia per età che per contenuti e capienza dei rispettivi portafogli..
Poco importa che adesso Renzi tenti un distanziamento ideologico (si fa per dire!), rilanciando nella sua ennesima narrazione gaglioffa la parola “compagno”.
Prima o poi si ritroveranno “compari” e magari di “merende”, dopo le prossime elezioni.
Si può essere ben certi che lo vedremo.

Professore Giuseppe Carlo Marino

(tratto da Facebook)