Il capoluogo ennese negli ultimi anni ha offerto diverse opportinità di integrazione per diversamente abili con la musica e lo sport. Per le persone diversamente abili appassionati di musica ad esempio ci sono centri di musicoterapia e d’ippoterapia.
La musicoterapia è una modalità di approccio alla persona che usa la musica o il suono come strumento di comunicazione non- verbale.
Da alcuni giorni vi è notizia che proprio a Enna è stata aperta una scuola di Musicoterapia fondata e diretta del professore Tulio Scrimali.
La musicoterapia si inserisce in tutti i contesti dove si sviluppa la personalità e dove si cura il disaggio della persone. La musica e il suono sono degli strumenti di comunicazione non-verbale, per intervenire a livello educativo, riabilitativo o terapeutico, in una varietà di condizioni patologiche e parafisiologiche spiega in un intervista il professore Tulio Scrimali.
Un’altrà realtà presente a Enna che offre opportunità d’integrazione è il centro d’ippoterapia Montika di Mariaelisa Rubulotta. L’ippoterapia è una terapia per mezzo del cavallo indrodotta in Italia nel 1975 dalla dottoressa belga Danièle Nicolas Citterio che ha contribuito all’uso terapeutico del cavallo attraverso anche l’opera dell’Associazione Nazionale Italiana per la Riabilitazione Equestre (ANIRE).
Anche se in realtà ancora l’ippoterapia non è riconosciuta come vera è propria cura non si possono negare i benefici che un diversamenteabile può avere nello svolgere questa attività.
Nel 2014 l’onorevole Brambilla aveva presentato un progetto legge in materia, intitolato appunto «Norme sulla riabilitazione con il cavallo» affermando che l’ippoterapia dove essere riconosciuta come cura. «Per dare garanzie ai pazienti, agli operatori e agli animali stessi – ha spiegato la Brambilla -, occorre riconoscere esplicitamente e disciplinare l’ippoterapia come tecnica riabilitativa integrativa, erogabile dal servizio sanitario nazionale, così che tutti i bimbi malati possano beneficiarne».
A Enna esiste anche un’altra attività rivolta ai diversamenteabile che è la danza sportiva .
L’attività viene svolta da alcuni ragazzi del Csr che lo scorso 12 e 13 marzo durante le gare per il campionato regionale 2017 della FIDS Federazione Italiana Danza Sportiva Siciliana che si sono
svolte al Palaghiaccio di Catania si sono esibiti in una performance di latin show facendo emozionare il pubblico il pubblico presente.
La danza sportiva è una via di mezzo tra ballo e sport nata alla fine degli anni 90 alla quale appartengono i seguenti balli: Samba, Chachacha, Rumba, Paso Doble e Jive.
La legge di riferimento è la n. 104 del 5 febbraio 1992, capitolata “Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone con handicap per la tutela dei diritti delle persone
diversamente abili.” L’articolo 8 inparticolare disciplina il fatto che l”inserimento e l’integrazione sociale della persona handicappata si realizzano mediante interventi di carattere socio-psico-pedagogico, servizi di aiuto personale alla persona diversamente abile.
La musica e lo sport svolgono un ruolo fondamentale nell’integrazione delle persone diversamente abili.
In italia vi sono diverse persone diversamente abili che hanno sfuttato le proprie potenzalità attraverso la musica e lo sport conosciute nel mondo come Annalisa Minetti e Beatrice Bio.
Annalisa Minetti, nata a Rho in provincia di Milano non vedente intraprente la strada della musica e nel 1998 partecipa al Festival di Sanremo. Nel 2012 inizia a praticare anche sport, e partecipa alle paralimpiadi di Londra.
La musica e lo sport divendono per Annalisa Minetti la ragione della sua vita con i suoi sucessi vuole diffondere il messaggio che nulla è impossibile, non esistono limiti nonostante la disabilità.
Beatrice Vio, detta Bebe promessa dello sport paralimpico una schermitrice italianacampionessa paralimpica e mondiale in carica di fioretto individuale .
A undici anni già promessa della scherma italiana a livello mondiale viene colpita una meningite fulminante gli amputano i quattro arti per poterle salvare la vita.
Un anno dopo riprese la scherma grazie a una particolare protesi progettata per sostenere il fioretto. Da allora è divenuta testimonial in molti programmi televisivi per diffondere la conoscenza della scherma su sedia a rotelle e dello sport paralimpico in generale; in un paio di occasioni ha gareggiato a scopo pubblicitario.
Annalisa Minetti e Beatrice Vio due persone con disabiltà diverse hanno saputo con i loro talenti dimostrare che nonostante la propria disabilità si possono possedere altre abilità chi nella voce chi nello sport.