I partiti e la società civile di Villarosa sono già in fermento in vista delle prossime elezioni amministrative.
A pochi mesi dalla scadenza elettorale per il rinnovo del consiglio comunale e per l’elezione del sindaco di Villarosa poco o nulla sembra muoversi nelle segreterie dei partiti tradizionali; che si starebbero anche guardando intorno in cerca di idee nella società civile di Villarosa, dunque al di là dei raggruppamenti convenzionali.
Raggiunto telefonicamente, il professore Enzo Tornammè parla di “unire gli sforzi”, ma ancora non ha sciolo la riserva, dando la propria disponibilità. Ma sarebbe pronto a farlo, ammette, a fronte di un programma in cui, come dice, vi sia come punto chiaro un futuro possibile. 
Docente di educazione fisica al liceo classico di Enna, vanta una vita dedicata al sociale ed è ritenuto, da chi l’ha chiamato ad assumersi la responsabilità e l’onore della candidatura, non solo capace di interpretare le idee di questi gruppi ma anche di tradurle in un programma di sviluppo per la città.
Dice il professore Tornammè: “Bisogna unire gli sforzi per costruire un paese dove tutti possano avere spazio per crescere, confrontarsi, in piena libertà e convinzione ma soprattutto in cui ognuno deve metterci qualcosa: tutti dobbiamo fare la nostra parte. Diceva Madre Teresa: “Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno”. L’etichetta politica alla lista non serve poiché sia nell’uno che nell’altro raggruppamento vi sono liberi pensatori di diverso orientamento. E’ certo, per quello che mi riguarda, che ho fiducia in uomini e donne, giovani ed anziani, che uniti da un forte senso del bene comune cercheranno concretamente di mettersi in gioco”.
Conclude: “Se scenderò in campo, la mia sarà una campagna elettorale “per” e non “contro”. Ritengo sia più giusto parlare di cose concrete, di ciò che si dovrà fare per il lavoro, di capire se e come si potrà allentare la pressione fiscale, di come si può partecipare alla vita pubblica attraverso l’associazionismo”.