Un ulteriore tassello di prestigio si aggiunge alla sanità ennese: nell’ottica del miglioramento del livello di protezione della salute umana e dell’ambiente dai rischi legati alle sostanze chimiche, presso il Dipartimento di Prevenzione dell’ASP di Enna è stato istituito, con delibera n. 820 del 17/10/16, il primo Ufficio REACH della regione Sicilia.
La funzione e l’importanza dell’istituzione di detto ufficio vengono rappresentati dalla  Dr.ssa  Maria Fascetto Sivillo, Chimico, Ispettore regionale e Referente provinciale REACH.
“L’ufficio REACH svolge compiti di vigilanza e di verifica dell’attuazione di quanto prescritto da alcuni regolamenti Europei in materia di sicurezza chimica, in particolare dal Regolamento europeo REACH (Registration, Evaluation, Authorisation And Restriction of Chemicals), da cui il nome dell’ufficio e dal regolamento ad esso integrato CLP (Classification, Labeling and Packagin).
La maggior parte dei cittadini dà per scontata la “non pericolosità” di sostanze e articoli con cui viene giornalmente a contatto. La realtà, purtroppo, è che le sostanze chimiche pericolose, se non adeguatamente controllate, possono comportare rilevanti impatti sanitari e ambientali. È considerata pericolosa qualsiasi sostanza chimica potenzialmente nociva. Talune sostanze chimiche possono causare diversi tipi di danni, che vanno da un’irritazione cutanea lieve al cancro. Le stesse possono anche avere impatti significativi sull’ambiente, fra cui l’aria, l’acqua e il suolo, e possono ripercuotersi negativamente su piante e animali. I prodotti di fabbricazione industriale contengono un numero sempre crescente di sostanze chimiche, alle quali noi consumatori siamo esposti. Anche nei prodotti apparentemente semplici possono essere usate molte sostanze che possono danneggiare la salute umana e l’ambiente. Grazie all’applicazione del regolamento REACH, alcune sostanze devono rispettare regole molto rigorose prima di essere immesse sul mercato (NO DATA NO MARKET), altre sono state addirittura vietate. Facciamo qualche esempio: l’1,4- diclorobenzene (DCB), potenzialmente causa di cancro al fegato, è stato utilizzato per anni nei deodoranti per ambienti; grazie all’applicazione del REACH è stato completamente vietato l’uso della suddetta sostanza.
La protezione della salute e dell’ambiente è, quindi, la ragione principale del rispetto dei suddetti regolamenti. In particolare, il Regolamento REACH impone a tutti i produttori e gli  importatori di sostanze chimiche da paesi extra UE, l’obbligo di registrazione delle stesse, qualora in quantità superiore ad 1tonnellata/anno, presso l’Agenzia Europea delle Sostanze Chimiche (ECHA), che ha sede a Helsinki, in Finlandia e che dopo opportune valutazioni, impone obblighi di autorizzazione o di restrizioni d’uso per le sostanze particolarmente pericolose; l’adozione del REACH, incentivando lo sviluppo di sostanze chimiche più sicure e limitando l’uso di quelle più pericolose, consente di migliorare la protezione della salute dell’uomo e dell’ambiente dai rischi delle sostanze chimiche, stimolando nello stesso tempo la competitività dell’industria chimica europea; il regolamento promuove altresì metodi alternativi per la valutazione dei pericoli che le sostanze comportano allo scopo di ridurre il numero di test effettuati sugli animali. Il Regolamento CLP introduce in Europa un nuovo sistema per la classificazione e l’etichettatura delle sostanze e miscele pericolose, basato sul Sistema mondiale armonizzato dell’ONU (GHS). Ciò permette a lavoratori e consumatori di uniformare i simboli e di conoscere gli effetti delle sostanze chimiche per un utilizzo in condizioni di sicurezza.
Detti regolamenti non sono sempre e correttamente applicati, sia per il numero molto elevato di sostanze chimiche coinvolte sia perché nei settori in cui queste sono impiegate raramente sono presenti competenze chimiche specifiche. Il quadro diventa ancora più complesso quando si parla di piccole e mcroimprese che, per loro natura, non hanno sufficienti risorse al loro interno per questo tipo di competenze trasversali; compito dell’ufficio REACH, oltre alla vigilanza e alla verifica dell’attuazione di quanto prescritto dai suddetti regolamenti, è, quindi, anche quello, così come previsto nel Piano di Prevenzione Regionale, di indirizzare, sostenere e assistere le imprese, le associazioni di categoria, i consulenti del lavoro nonché tutti coloro che sono coinvolti nella gestione dei prodotti chimici, a comprendere meglio e a mettere in atto gli obblighi derivanti dai suddetti regolamenti, anche mediante specifici seminari e corsi di formazione.”
L’Ufficio REACH si trova a Enna, in via Messina n. 106.