Leonforte – Da qualche giorno, l’esperienza di una passeggiata nei giardini della Villa Bonsignore non è più un rammarico. Sabato scorso, infatti, è stato inaugurato il progetto frutto della sinergia tra l’Amministrazione e la casa di riposo Il Nido d’Argento. Che lo si chiami “il Verde che guarisce” o il “Giardino della salute”, la sostanza è invariata. “Siamo felici di aver attuato un regolamento comunale – hanno dichiarato il sindaco Francesco Sinatra e l’assessore Domenico Livolsi – che consente di realizzare la sinergia tra pubblico e privato. Formula, questa, che già in altre occasioni si è rivelata vincente e che ci offre lo spunto per invitare altre realtà ad emulare questo tipo di partnership”. Già nei mesi scorsi se ne parlava, anche con qualche timore, a proposito di eventuali modifiche nella fruibilità degli spazi. Timori che sono stati debitamente scemati, il Nido d’Argento si occupa della manutenzione delle aree verdi della storica Villa Bonsignore, sposando la propria mission e mettendo le aree a disposizione di chiunque ne voglia fruire. “Cosa c’entra un residence per anziani con la gestione e la manutenzione dell’area verde di questa splendida location? Siamo partiti dal Il Nido d’Argento con l’intento di rigenerare le mura del paese di Leonforte per accogliere l’età carica di tutti gli anni e dargli quiete e conforto”. Queste le parole di Fabrizio Buttafuoco, portavoce della struttura, che ha poi proseguito: “il nostro modo di pensar e di agire, il nostro animo è votato alla disponibilità e alla severa malia dei principi irrinunciabili. Questi sono i pilastri di un acciaio che non teme corrosione”. Forti di questo spirito, si è giunti all’accordo siglato con il Comune dotati di buona volontà e competenze, con le quali la struttura ha lavorato per restituire alla collettività il giardino in vesti inedite. “L’Amministrazione ha visto in questo tipo di collaborazione un’opportunità di riqualificazione a costo zero, mentre Il Nido D’Argento si preoccuperà di progettare e realizzare un giardino tematico personalizzato e concepito per interpretare esigenze e bisogni diversi in funzione dei futuri fruitori, fornendo loro interessanti benefici, quali la riabilitazione psicologica, motoria, sensoriale di pazienti con differenti disabilità. Un giardino terapeutico volto a trasmettere sensazioni rilassanti attraverso il contatto con la terra e l’ortoterapia che, ad esempio, offre la possibilità di unire manualità e creatività in uno spazio all’aperto, ma protetto rispetto al mondo esterno che ad alcuni spesso appare come un ambiente totalmente ostile”. Un luogo a disposizione dei residenti nella struttura, di altre associazioni operanti nel settore che vogliano avviare progetti terapeutici, di famiglie – “abbiamo ristrutturato le giostrine per i bambini e le panche rotte, riqualificato quegli oggetti metallici che per il passare degli anni rappresentavano inevitabilmente motivo di degrado per la villa”, ha ancora precisato l’avvocato Buttafuoco – e di chiunque voglia godersi una passeggiata all’insegna del benessere sia fisico che psichico. Una tabella con gli orari di apertura accoglie i cittadini, cui è affidato anche il rispetto per quel verde che è piacere per i sensi e via di guarigione. E gioisce anche la statua del pittore Filippo Liardo, abbrutita dalle intemperie, dall’inciviltà e riportata a nuovo splendore. L’evento di sabato è stato anche un momento utile di conoscenza, con diversi pareri autorevoli in materia di patologie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer. Sono intervenuti il dott. Ninì Musumeci, Capo dipartimento dell’Oasi di Troina, che ha parlato di Amnesia globale transitoria; il dott. Claudio Millia, Responsabile del Centro Uva dell’Asp di Enna, che ha trattato la riabilitazione multisensoriale nel paziente anziano con declino cognitivo, chiarendo le funzioni di un giardino Alzheimer; il dott. Tommaso Careri, direttore della Global Service – società che gestisce un centro ascolto Alzheimer – è infine intervenuto a proposito di prevenzione su base neuro psicologica. Ad impreziosire la serata di sabato il contributo letterario del poeta Nello Sciuto, che ha dedicato dei versi estemporanei all’iniziativa, e quello musicale del duo ragusano costituito dai maestri Rosario Sallemi (chitarra) e Gianfranco Giummarra (tastiera).

Alessandra Maria