La chiesa di Maria Santissima la Nuova ritorna al suo antico splendore grazie all’unione dei confrati che hanno dato il loro contributo professionale, fisico ed economico”, con queste parole si è espresso il nuovo procuratore Paolo Previti il quale ha incentrato il suo discorso di apertura sullo spirito di fratellanza e di collaborazione tra i confrati, giovani ed anziani, che ha permesso di ridonare alla Chiesa quell’equilibrio di forma degli anni 50 quando esisteva l’ altare monumentale marmoreo e il baldacchino.
Fondamentale è stato il coinvolgimento dei tre rettori emeriti, tra cui l’architetto Salvatore Serra che ha ridisegnato le linee dell’altare monumentale; il maestro d’arte Luigi Previti che ha ricostruito tale altare realizzando una grande opera lignea e ha dipinto la cantoria delineando tutto il percorso storico della confraternita sulla base dei racconti, trasferendo agli altri con la propria fantasia le figure e i paesaggi; il dottor Paolo Scarlata, a sua volta, che ha donato alla Chiesa l’altare cubico in pietra, elemento centrale ed essenziale per il culto liturgico.
Lo stesso procuratore attuale, grazie alla sua professione, ha realizzato l’assemblaggio scultoreo in stucco del baldacchino che anticamente era in stoffa, tenuto aperto dagli angeli, dove trova la giusta collocazione la statua di Maria Santissima la Nuova, opera lignea del 1617 di Giovan Battista Livolsi. Paolo Previti ha realizzato l’ambone costituito dall’ulivo che, come ha spiegato don Giuseppe Rugolo, rappresenta la forza e l’aquila simbolo dell’evangelista Giovanni. In occasione della riapertura della chiesa è stato presentato il libro di Pierluigi Alessandra che racchiude la storia del Collegio.
Il nuovo procuratore, Paolo Previti, unitamente al suo c.d.a. composto da Francesco Di Pasquale, Enzo Prezzavento, Giuseppe Gulino, Giuseppe Alaimo, Pierluigi Serra e Claudio Cameli, esprime la propria volontà a continuare a realizzare opere e progetti in spirito di fraternità.