Dal Giovedì Santo ha avuto inizio il triduo pasquale. 
Il giovedì Santo è stato riservato a due distinte celebrazioni liturgiche, al mattino tutto il clero della diocesi di Piazza Armerina si è ritrovato in cattedrale dove ha avuto luogo la Celebrazione della Messa Crismale, presieduta dal vescovo mons. Rosario Gisana dove ha consacrato il Sacro Crisma e benedetto gli olii dei catecumeni e degli infermi.
Nel tardo pomeriggio in tutte le chiese si è svolta la celebrazione della Messa in “Cena Domini”, cioè la ‘Cena del Signore’ durante questa funzione viene ricordato tutto quello che è avvenuto nell’Ultima Cena che Gesù tenne insieme ai suoi Apostoli, dalla lavanda dei piedi all’istituzione dell’eucarestia.
Con la messa vespertina “in Coena Domini” ha avuto inizio il Triduo pasquale, i tre giorni in si commemora la Passione, Morte e Risurrezione di Gesù.
Dopo la comunione l’eucarestia viene riposta e conservata nell’altare della reposizione o sepolcro che secondo la tradizione viene addobbato in modo solenne con addobbi floreali o altri simboli in omaggio all’Eucaristia, che viene conservata in un’urna, detta repositorio, per poter permettere la Comunione nel giorno seguente.
E’ tradizione per fede, o per curiosità, la notte del Giovedì Santo andare in giro per le vie della citta di Enna a visitare gli altari delle chiese, addobbati solennemente. La pratica di allestire gli altari della reposizione si è affermata in Europa già a partire dall’Età carolingia ed esprime l’idea del lutto e della sepoltura, avendo però una forte giustificazione teologica: è vero che i Cristiani nell’Eucarestia adorano il Cristo vivente, ma è altrettanto vero che Gesù è passato alla vita incorrotta attraverso una morte cruenta. 

Il venerdì Santo è stata un’altra giornata importante per la città forse la più importante della Settimana Santa in fin dalla mattina la città si è riempita di turisti per assistere alla processione.
Ma prima della processione è stato possibile visitare i sepolcri fino alle ore 15 quando ha avuto inizio in tutte le chiese la liturgia della Passione del Signore.
Alle 19 ha avuto inizio la processione degli Incappucciati che partendo dalla chiesa Madre si spostano in processioneper le vie principali della città.
Alle 17 una banda musicale va a rilevare, dalla chiesa di S. Leonardo, la Compagnia della Passione e, man mano al suo passaggio, tutte le altre confraternite, eccetto quelle del SS. Salvatore, dell’Addolorata e di Maria SS. della Visitazione. La processione giunge alla chiesetta dell’Addolorata dove tutti i confrati, entrando per il portone che da sulla via S. Girolamo, compiono un atto d’omaggio alla Vergine Addolorata.
La Confraternita dell’Addolorata è l’ultima a disporsi ed è quella che chiude il lungo corteo dopo che tutte le varie confraternite si sono intanto disposte fuori dalla Chiesa Madre secondo l’ordine stabilito.
intorno alle ore 19,00 i fercoli di Gesù prima e dell’Addolorata poi vengono portati in processione, preceduti dalla banda e dalla cosiddetta Spina Santa. 
Si tratta, probabilmente, della processione più lunga della Sicilia, poiché si snoda per oltre due chilometri e vede l’intero centro storico cittadino riempirsi di una calca di migliaia di persone, ordinatamente disposte ai lati della via Roma, come in un abbraccio che le due ali di folla stringono ai quasi tremila confrati che sfilano per ore con la visiera abbassata, attraversa tutta la città Enna da un capo all’ altro, dalla Chiesa Madre fino al cimitero quindi via Roma attraversando la balata ha percorso la Via V. Emanuele per arrivare al piazzale antistante il Cimitero storico di Enna da dove viene viene impartita la solenne benedizione.

Dopo la solenne benedizione riparte in processione per ritornare, ormai a notte fonda, al duomo ogni confraternità torna alla sua rispettiva chiesa di provenienza in processione e così termina il venerdì Santo.