Dopo il successo di Assoro, arriva a Leonforte, 28, 29 e 30 aprile “Signori Biglietti!!!”, classica commedia degli equivoci, della compagnia teatrale “Le maschere” di Assoro.
C’è il padrone di casa con un’amante segreta, il genero con problemi a consumare il matrimonio, un ex fidanzato non rassegnato ad aver perso l’amore e… un susseguirsi di situazioni divertenti e personaggi al limite dell’improbabile.
La trama racconta della famiglia Provolone (Ignazio e Concetta i genitori) in fermento per l arrivo della loro unica figlia Elvira dal viaggio d i nozze, quando invece prima degli sposi arriva l’ex spasimante della ragazza (don Carlino), un bravo giovine (forse un po’ tonto) ma con la fissa di declamare versi famosi di scrittori antichi, deluso dal matrimonio di Elvira, Carlino vive in depressione.
All’ arrivo degli sposi una brutta sorpresa li attende: Concetta, la mamma della sposa, vuole mandare all’aria il matrimonio non appena appresa la notizia che il marito della figlia (Eduardo) non ha ancora fatto il suo “dovere”. Il mancato rapporto sessuale di Eduardo dovuto ad un episodio capitato durante la prima notte di nozze, vissuta in treno (durante il viaggio di nozze), per colpa di un solerte bigliettaio delle ferrovie, che nel momento meno opportuno, entra bruscamente nello scompartimento di due gridando “Signori,Biglietti”. E Zac! Praticamente traumatizzando lo sposo procurandogli un trauma, per cui quando inizia un rapporto amoroso con la sposa subito sente (o crede di sentire) quella voce”Signori Boglietti” e si “raffredda”. Così la sposa ritorna a casa “vergine” come era partita. A casa il maritino “bloccato” si ritrova a dover fare i conti con la terribile suocera che gli ingiunge di dare immediata e sicura prova della sua virilità, pena l’annullamento del matrimonio. Come sbloccarsi? Un amico (il compare di famiglia Saverio) gli suggerisce, per risolvere il problema di impotenza di ricorrere alle arti di un avvenente e disponibile cocotte (pittrice di nome Zezè). Bene! Ma che ti combina il destino? Il padre della sposa (Ignazio) ha a sua volta una relazione proprio con la cocotte di cui sopra. Cocotte, tra l’altro, pittrice dilettante che sfrutta i suoi amanti, vendendo loro costosissimi quadri, che, in realtà, sono di scarso valore.
La vicenda raggiunge toni sempre più comici, quando nello studio della cocotte si ritrovano contemporaneamente tutti i personaggi ed amanti. Incontri compromettenti, travestimenti improbabili e mal riusciti, fughe precipitose, e un turbinio di risate accompagnano il secondo atto.
Intanto Baldassarre, marito di Zezè, vuole cogliere in flagrante la moglie con uno dei suoi amanti.
La Compagnia Teatrale le Maschere di Assoro, nota per la cura dei suoi allestimenti, propone questa brillante commedia, in tre atti, tratta da “Niente da Dichiarare?” di Charles-Maurice Hennequin e Pierre Veber, per la regia di Badoglio Pietro Giunta.
Scritta nel 1893 e riadattata secondo lo stile italiano borghese degli anni ‘40, la commedia è’ una “pochade”, un congegno comico per antonomasia, oliatissima macchina teatrale, parata di colpi di scena al limite dell’assurdo, ritmo puntuale ed incalzante, testo accattivante, pieno di ammiccamenti e allusioni che ci accompagna in un’atmosfera piacevolmente licenziosa, priva di psicologia , solo maschere: il Padre, la Madre, il Marito, la Moglie, l’Amante, l’Amico….e un tourbillon di incontri, scontri, litigi, crolli e rinascite tipico della “pochade.
Il programma e l’elenco degli attori sono nella locandina.