Festeggiata al lago di Pergusa la Giornata Mondiale degli Uccelli Migratori con gli alunni dell’Istituto “E. De Amicis” di Enna, che stanno seguendo il progetto “Biodiversità: scopriamo quella del nostro territorio” condotto nelle Scuole dall’Università “Kore” di Enna. Tale giornata è stata istituita nel 2006 dall’UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente) per sensibilizzare sull’importanza della tutela degli Uccelli e dei loro habitat naturali.
Il fenomeno della migrazione dei volatili è una delle meraviglie della Natura, per molti versi ancora misterioso; vari studi rivelano le svariate tecniche di orientamento degli uccelli: riconoscono la posizione del sole e delle stelle, l’orografia del territorio; inoltre, per mantenere la rotta, sfruttano l’influsso del campo magnetico terrestre, grazie a particolari sensori, e utilizzano gli infrasuoni, onde sonore non percepite dall’orecchio umano. Molti uccelli “apprendono” la rotta di viaggio dai genitori o dai viaggiatori più anziani dello stormo.
La migrazione richiede molte energie e comporta grandi rischi; tra questi la perdita dell’habitat (causata ad esempio dalla bonifica delle zone umide da parte dell’uomo o dall’urbanizzazione sfrenata che modifica il paesaggio), la caccia incontrollata e soprattutto il bracconaggio (che purtroppo fanno ancora tante vittime). “Le Aree Naturali Protette forniscono un riparo sicuro agli uccelli, infatti rappresentano il pilastro della conservazione della biodiversità: la loro esistenza garantisce il mantenimento degli habitat prioritari, la migrazione e il movimento delle specie e assicura il mantenimento dei processi naturali” ha dichiarato la biologa della Kore Rosa Termine. La Riserva Naturale Speciale del lago di Pergusa, gestita dal Libero Consorzio Comunale di Enna, rappresenta un luogo strategico per la tutela non solo degli uccelli stanziali, quelli che non migrano come il Pollo sultano e la Folaga, ma anche per i migratori. “A riprova che Pergusa è fondamentale anche per i migratori lo dimostra la presenza, da qualche giorno, del Mignattaio(Plegadis falcinellus), caratterizzato dal lungo becco incurvato verso il basso e dal particolare piumaggio nerastro con ampi riflessi metallici brunastri sul dorso. Si tratta di una specie rarissima che in Italia è presente in modo molto localizzato e con popolazioni piuttosto ridotte, mentre è diffuso prevalentemente nelle regioni più orientali del continente europeo” ha concluso la biologa della Kore.