Scenderemo in piazza oggi gli edili di tutta Italia per chiedere la modifica dell’anticipo pensionistico. Secondo i decreti attuativi già pubblicati, infatti, rischiano di essere pochissimi gli operai  over 60 a potere accedere all’ape agevolata, visto che i requisiti attuali risultano irraggiungibili per chi lavora con discontinuità.
In Sicilia, a causa della crisi, si contano 80mila disoccupati. Il calo delle imprese è del 27% e la crescita del lavoro nero del 40%.
Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil chiederanno anche “l’avvio dei cantieri previsti nel Patto per la Sicilia, interventi per recupero dei centri storici, per l’edilizia scolastica e per la tutela del territorio. E’ necessaria l’attivazione di una cabina di regia per spendere le risorse, spenderle bene può fare la differenza. Serve sollecitare le grandi stazioni appaltanti a partire da Anas ed Rfi per le infrastrutture ma occorre anche supportare la capacità dei Comuni, oggi insufficiente, di approntare progetti esecutivi per le opere di loro competenza”.
Secondo i dati raccolti dalle organizzazioni sindacali “gli edili over 60 che ancora oggi lavorano sui ponteggi, in condizioni usuranti, sono circa 23mila. E solo 400 potranno accedere ai benefici per andare in pensione. Gli operai lavorano in media 37 settimane, in Sicilia invece 29. Questo è un lavoro usurante e discontinuo. Per questo chiediamo di abbattere i paletti restrittivi  e di permettere a questi lavoratori di
accedere alle agevolazioni”.