Al centro ortopedico RO.GA., domani, venerdì 26, e sabato 27 maggio, si incontrano i massimi esponenti del centro europeo della Colonna Vertebrale di Lione per parlare di “La scoliosi oggi: tradizione ed innovazione” e presentare la prima macchina in Italia per l’acquisizione di dati elettronici per la realizzazione di busti e protesi. Il Moulage elettronico è una vera e propria rivoluzione che permette di evitare il calco di gesso, prima indispensabile per costruire il busto correttivo per i pazienti affetti da scoliosi. Una sorta di doccia all’aperto, con 16 telecamere sequenziali che scannerizza il paziente . I dati sono trasmessi ad un robot che crea “l’art brace”, ultimo ritrovato della scuola di Lione, basato sulla costruzione di un calco elettronico mediante l’impiego di un sofisticato software. Via, quindi, il vecchio calco di gesso per una progettazione più efficace e veloce e, sicuramente, meno invasiva per il paziente.
All’incontro , un vero è proprio corso di formazione con relatori del calibro del francese Jean Claude de Mauroy, presidente del centro Europeo della Colonna Vertebrale, Matteo Pennisi, coordinatore scientifico del CECV e Giuseppe Costanzo, ordinario di Ortopedia e Traumatologia alla Sapienza di Roma, partecipano 40 addetti ai lavori con l’obbiettivo di aggiornarsi sulle recenti metodiche diagnostiche e terapeutiche per migliorare l’approccio al paziente affetto da scoliosi.
 “Abbiamo consolidato una collaborazione con la scuola di Lione, leader nella ricerca e cura delle patologia della colonna – dice il direttore tecnico di RO.GA., Rosario Gagliano – Da sempre puntiamo all’innovazione e all’eccellenza senza dimenticare che da noi, al centro c’è il paziente , da accogliere e accompagnare in un percorso di riabilitazione”.
RO.GA., che ha maturato sul campo un’esperienza pluriennale nella realizzazione di presidi ortopedici su misura, calzature ortopediche, busti per scoliosi, servizi di fisioterapia e idroterapia  è l’avanguardia siciliana nel campo dell’applicazione di ginocchi e caviglie elettroniche e mani bioniche. “Seguiamo passo passo l’evoluzione dei nostri pazienti – aggiunge Gagliano – con un approccio familiare che ci permette di sostenere, anche psicologicamente, quanti si approcciano al nostro centro”.