“Il dibattito che in questi giorni si stà sviluppando attorno al piano regolatore risulta quanto mai moderno ed attuale, quello che invece al contrario risulta anacronistico è lo strumento urbanistico al vaglio dei consiglieri comunali. Il percorso avviato dall’amministrazione in uno al consiglio comunale prevede come obiettivo finale l’approvazione di un piano che riesca a dare slancio al tessuto urbano, economico e sociale della nostra città”. E’ ciò che afferma in una nota il consigliere comunale Paolo Timpanaro. 
“Per questo motivo sono stati avviati degli incontri istituzionali con le associazioni di categoria e gli ordini professionali, ovvero con tutti quegli operatori di settore che nel quotidiano operano e si confrontano con esigenze e fabbisogni reali. Lo spirito che ha animato questi incontri è da ricercare nella volontà di avviare un proficuo confronto con gli esperti di settore al fine di valutare i punti di forza e di debolezza dello strumento in questione. E’ mia personale convinzione che approvare un piano regolatore che rappresenta la fotografia del nostro territorio aggiornata agli anni ’90, senza apportare i dovuti correttivi imputabili unicamente alla sopravvenute esigenze e trasformazioni che la città ha subito negli anni a venire, sortirebbe unicamente un effetto deleterio per l’economia della nostra città, e basta visionare la cartografia in questione per rendersi conto che, quello che dovrebbe rappresentare la previsione di sviluppo futura di questa città, in realtà rappresenta soltanto una “sbiadita fotografia in bianco e nero”. Di tutt’altro parere, invece, risulta convinta l’amministrazione comunale, la quale pubblicamente ed in diverse situazioni ha dichiarato di voler giungere quanto prima all’approvazione dello strumento urbanistico così come è stato progettato, senza apportare alcuna modifica sostanziale”.
Secondo Timpanaro, in pratica, l’amministrazione Dipietro non avrebbe intenzione di dare ascolto alle “sollecitazioni provenienti dalla società civile, alle istanze degli operatori di settore, ai bisogni di una comunità che reclama soluzioni a problemi, alle esigenze lavorative e professionali dei nostri giovani con la valigia in mano, alle richieste dei commercianti, ai virtuosi progetti di professionisti pronti a fornire il loro contributo per un futuro sostenibile alla stregua di altre realtà”.
“Rispetto a tutto questo chiediamo che l’amministrazione batta un colpo!!! Un’amministrazione ambiziosa ed efficiente si differenzia da una semplice amministrazione proprio perché non si limita a gestire la quotidianità, per quello bastano gli uffici, ma al contrario si attivi e proietti in una dimensione di confronto, dibattito e azione rispetto a temi fondamentali per il nostro territorio. Lo strumento urbanistico si muove proprio in questa direzione, ed è un’occasione per ridare slancio e vigore a tutti quei settori che in questo momento soffrono e che sono pronti a fornire un importante contributo. Pertanto credo che se un’azione di revisione dello strumento deve essere fatta, ovviamente va predisposta a monte, evitando quindi che nelle more dell’adozione scattino i vincoli di salvaguardia che inevitabilmente paralizzerebbero ogni tipo di attività. Nei prossimi giorni valuteremo l’iter da seguire, tenendo conto delle riflessioni che sono giunte al vaglio della commissione competente, ed della circostanza che questa città non può attendere altri 20 anni per la redazione di un altro piano”.