Stamani sveglia alle quattro,colazione alle quattro e trenta, partenza in peke-peke alle cinque. Le ore in cui la temperatura é relativamente fresca sono poche nella selva,bisogna approfittarne.
Essere svegliati dal  Cyphorhinus arada, detto “Saltarin” o “Pajaro Violinero” per la squillante brillantezza della voce e la raffinata varietá di toni  che esprime con melodiose armonie, é certamente un priviegio notevole: Uirapuru e´il  nome autoctono del prodigioso uccello che ispiró il grande Bach, ed é per altro meraviglioso direttore  d’orchestra.
Il melodioso canto ,alle quattro in punto  del mattino, si protrae per qualche minuto, per dar luogo poi all’accompagnamento di una gigantesca orchestra di volatili in concerto.L’allegra sensazione di frizzante benessere si accresce respirando l’aria, i tanti odori ed aromi che trasporta. Risaliamo il Madre de Dios e lo faremo per circa 35 minuti ,mentre l’alba di un nuovo giorno nella giungla si tinge di luci e di colori  quasi surreali, accompagnata dall’incessante movimento della vita in terra, acqua ed aria, dagli irriverenti schiamazzi di centinaia di papagalli ed ara macao che sfrecciano tra cielo,fiume e vegetazione. Sulle rive del fiume e degli isolotti fluviali ,emersi in mezzo per il decrescente livello delle acque, transitano intere famiglie di capibara, tapiri ,innumevoli aironi e volatili d’ogni genere.I caimani e gli altri rettili predatori  a quell’ora giacciono immobili senza un goccio di energia in corpo,aspettando pazienti che i raggi del sole ricarichino la batteria.Ogni tanto ne scorgiamo qualcuno emergere dalla vegetazione e trascinarsi verso la spiaggia ove piú intensi battono i raggi.
Il momento mi appare propizio per illustravi le particolari caratteristiche dei laghi amazzonici.La “cocha” é un lago che nasce da meandri del fiume ,(chiamato anche  herradura ,ferro di cavallo), in seguito alle piene ed al successivo ritiro delle acque, per distacco dal fiume principale che ha cambiato corso, dando vita ad un ecosistema estremamente piu’ ricco di qualsiasi altro. Il Lago Sandova verso cui ci dirigiamo “ surcando” ,cioé  risalendo la corrente,ne rappresenta una splendida dimostrazione.D’un tratto lo scafo attraversa il fiume  per dirigersi verso l’approdo sulla riva opposta, dal quale attraverso una ampia “trocha” di circa 7 km si arriva al “caño”, il canale che tra la vegetazione conduce alla “cocha”. Il cammino é abbastanza agevole e permette ottima esplorazione di piante, alberi ed animali.
Vi mostro le  gigantesche tane delle termiti, spesso attaccate dagli Oso Hormiguero,come quello che appare all’improvviso dalla vegetazione ed in posizione eretta abbraccia la tana per inserire correttamente il muso ed aspirare le prede. Vi consiglio di non lasciarvi ingannare dall’aspetto pacifico ,perché a distanza ravvicinata il rischio di un abbraccio dell’orsetto, con le due lame di cui sono dotate le sue zampe anteriori,é  assolutamente da evitare.
Il movimento altalenante, frusciante e progressivo di alcuni rami annunzia l’arrivo di gruppi di scimmie che corrono in gran numero sulle cime degli alberi.
“Machin Blanco”, Machin Nero”, “Frailecillo”,”Tití”, “Maquisapa” ed altri tipi di scimmie ci scorgono curiose, lanciando urla lancinanti.
Venite attratti dall’incredibile quantitá di farfalle multicolori che si nutrono e bevono in pozze lasciate dalla rugiada mattutina, formando grandi macchie di meravigliosi colori mentre velocissime sfrecciano a coppie ,esemplari di Victoria Amazonica , immensa farfalle dalle ali blu metallizzate che puó volare senza sosta per notevoli distanze.
 Tra la vegetazione fanno spesso capolino degli alberi simili a banani con specialissimi fiori,le Eliconia o “platanillo”  poiché simile al Platano ( banano).Di colore giallo ,rosso, con particolari in bianco e nero, davvero un fiore o infiorescenza di rara bellezza, tanto da essere noto come  il “Pettine”  o la “Treccia del’Inca”.
Ogni millimetro di selva é pulsante di vita,habitat di piante ed animali d’ogni genere e specie. La fortuna ci sorride ,dandomi modo d’individuare e mostrarvi,perfettamente mimetizzato  tra i rami piú alti d’un albero,un  Bradypus detto Oso Perezoso ( pigro) per via della sua proverbiale lentezza di movimenti.Sugli alberi e tra i rami é comunque estremamente abile mentre a terra diviene facile vittima dei predatori.Sostiamo per osservare una lunga fila di formiche ,ognuna delle quali trasporta un frammento di foglia verde: sono Hormigas Cortadoras (formiche tagliatrici) che portano i pezzetti di foglie al nido non per nutrirsene , bensí per accumularle ed ottenere ,dalla loro putrefazione, il germogliare dei funghi di cui si alimenta la regina.
Poche centinaia di metri ci separano dal “caño” ,il canale di accesso al Lago Sandoval e, mentre li percorriamo , vi invito con gesti bruschi e frettolosi ma silenti ad arrestare la marcia e tacere del tutto.Poco dopo vi invito a seguirmi affinché possiate vedere da vicino una anaconda mentre ingoia ,lentamente ma inesorabilmente, l’ultimo tratto del corpo della preda, un sajino ( cinghialetto selvatico), stritolato previamente tra le spire. Tranquillizzo tutti ricordandovi che da quel momento l’animale non avrá bisogno di mangiare per circa un mese ,in cui resterá quasi immobile!L’impressionante dimensione di quel serpente e la tragica ed affascinante miscela di vita e morte che quella scena simboleggia,oltre che nelle foto , vengono registrati nell’ “hard disk” del cervello di ognuno dei presenti.

Finamente, scemati stupore e meraviglia,raggiungiamo rapidamente, per l’adrenalina accumulata, il “caño” ove vi aiuto a sistemarvi sulle canoe a remo che useremo sul Sandoval. Ë vietato infatti usare qualsiasi tipo di motore.Le acque marrone oscuro, a tratti nere,per la quantitá di tannino disciolto, coperte da ninfee e piante acquatiche, sono lambite dai rami piú bassi degli alberi e dalle liane. Mentre ci addentriamo dolcemente per il canale, schivandoli al bisogno, vi mostro una tana, tra acqua e riva, del temibile e letale serpente “Jergón de agua” (Bothrops Atrox).
Il caño progressivamente si apre scoprendo due ali di vegetazioni che ci accompagnano verso lo sbocco alla “cocha”.Di fronte a noi appare un meraviglioso specchio d’acqua circondato dall’“Aguajal”, bosco formato da Aguaje ( Mauritia Flexuosa), bellissima palma che produce squisiti  frutti ,molto ricercati sul mercato locale, soprattutto dalle donne per l’alto contenuto di ormoni femminili.

La vista é mozzafiato: oltre le palme s’inerpica il gigantesco intreccio di alberi, arbusti, liane e rampicanti da cui a tratti sbucano esemplari di Pajaro Carpintero ( Picchio falegnam), Uccelli del Paradiso, Tucani,Cardinali e centinaia di altre specie.Maestosi Aironi bianchi reali svolazzano da un posto all’altro cacciando ed intersecandosi in perfetta sincronia con i tuffi dei cormorani. Mentre osserviamo dalla canoa numerosi esemplari di Shansho ( Ophisthocomus hoazin) ci avvediamo della presenza di una famiglia di Nutrie giganti ( Lobos de rio) che banchetta nell’acqua divorando enormi quantitá di pesce.E´uno spettacolo inenarrabile e posso assicurarvi che finché si vedranno quelle scene la salute dell’ambiente é assicurata. Il Lobo de Rio infatti rappresenta la cima della catena alimentare nel mondo acquatico amazzonico oltre ad impedire l’eccessiva proliferazione di alcune specie.Attraversiamo il lago fino ad avvicinarci alla zona piú profonda del Sandoval ed ivi giunti vi informo che é possibile , sicuro e molto gradevole fare un tuffo visto che ,distanti dall’ombra della vegetazione, i raggi solari cominciano a farsi sentire. Ancora elettrizzati dall’incontro con le nutrie giganti, alcuni di buon grado accolgono l’invito rinfrescandosi nelle acque naturalmente oscure ma totalmente incontaminate dello splendido lago.Quando stiamo completando il periplo, dopo circa un paio d’ore d’esplorazione,proprio accanto alla canoa ,una enorme sagoma emerge dall’acqua per inabbissarsi immediatamente, facendoci trasalire. Non c’é peró da temere: sono esemplari di “Paiche”, il gigantesco pesce amazzonico che detiene il primato di pesce d’acqua dolce piú grande del mondo.Gli adulti pesano oltre duecento chili e la loro carne é sopraffina. Prima di imboccare il canale,anche in previsione dell trocha di ritorno, vi propongo un rilassante momento di pesca di pirañas che, dopo le prime perplessitá,viene condiviso da tutti.Il pescato , previa proclamazione del vincitore,sará destinato ad integrare la cena …..
Madre de Dios (Perú) – Maggio 2017

Santi Mirabella