“La Sicilia impoverita e snaturata, trasformata in territorio di rapina incontrastata, ha bisogno di una rottura e di una svolta storica. Le elezioni Regionali siciliane con il loro portato di difficoltà, possono offrire la concreta possibilità per la ricostruzione di un fronte della sinistra di alternativa che si opponga al trasformismo che da Cuffaro a Crocetta, passando per Lombardo, ha favorito la continuità degli affari di Confindustria Sicilia e della borghesia mafiosa. Un polo che rompa definitivamente anche con le pratiche compromissorie delle esperienze nuoviste che, a partire dagli Enti Locali, hanno dato luogo ad una maestosa operazione di recupero dei ceti politici residuali e del notabilato locale, completamente subalterna ideologicamente e politicamente al blocco dominante”.
Così i soggetti politici e gli aderenti all'”Appello per una lista della Sinistra alternativa alle elezioni regionali” – lanciato da organizzazioni e individui della sinistra catanese – annunciano l’iniziativa pubblica di lancio della loro proposta politica in provincia di Enna. L’iniziativa verrà presentata oggi nella sede di Mondoperaio, in via Reepentite 31, alle 16,30.
“Vogliamo costruire un’altra Sicilia fondata sul lavoro e sulla sua difesa: per il sostegno al mondo de lavoro piuttosto che per i sussidi all’impresa, che si sono tradotti in finanziamenti a pioggia e che hanno prodotto solo l’arricchimento di pochi e lasciato nella miseria l’isola perpetrando sfruttamento e precarietà del lavoro.
Inoltre basiamo la nostra iniziativa sulla difesa e sull’attuazione della Costituzione in continuità con la battaglia referendaria del 4 Dicembre e quindi sulla partecipazione, sull’accoglienza e sulla pace a partire dall’opposizione al MUOS e alle basi militari USA/Nato che appestano la nostra isola.
I recenti provvedimenti in materia di voucher, di repressione del dissenso (decreti Minniti-Orlando) ci consegnano un quadro politico nazionale in completa simbiosi con quello Regionale e il quarto polo che ci proponiamo di costruire, e che auspichiamo possa darsi anche a livello nazionale, non può che essere contro il PD – partito della Nazione/Regione ma sempre di più Partito degli affari – contro i patti di unità trasversale tra destre, PD e palude centrista e contro l’antipolitica del Movimento 5 Stelle, interna al pensiero liberista e alle sue ingiustizie sociali, anche se mascherata da anticasta in un farsesco gioco delle parti”.
Saranno presenti esponenti del Partito Comunista Italiano, del Partito della Rifondazione Comunista e dell’ Ass. cult. “Mondoperaio”.