Leonforte – Due calzini blu come protagonisti. Sì, ancora una volta. Gli stessi calzini blu dello scrittore Matteo Abbate che sono stati i grandi protagonisti di un lungo ed affascinante percorso, trait d’union tra bambini, mamme e insegnanti. Non poteva che essere emozionante, l’inaugurazione della mostra che ha avuto luogo due giorni fa nella scuola elementare Nunzio Vaccalluzzo.
C’erano tutti, ma proprio tutti, alla mostra “Due calzini blu…per amico”. C’erano il sindaco Francesco Sinatra, l’assessore alla pubblica istruzione Rosa Elena Pedalino, il comandante dei carabinieri e il commissario di polizia. E ancora i presidenti delle diverse realtà associative presenti sul territorio, oltre a diversi sponsor che hanno supportato la scuola nello sviluppo di questo percorso.
Vi chiederete perché abbiamo voluto estendere questa mostra alle rappresentanze istituzionali e sociali del nostro territorio. Sappiamo bene che la scuola non può essere un’istituzione chiusa e isolata, la scuola non è un ambiente statico, ma in continuo divenire. È un ambiente fatto di persone che si portano realtà diverse. La scuola accoglie bambini che vengono guidati in un percorso globale di crescita che li trasformerà nei cittadini di domani”. Queste le parole dell’insegnante Licia Mustica, che ha poi sottolineato come la mostra fosse un momento cruciale e formativo, perché “il lavoro di ognuno di noi non è solo nostro, ma può essere condiviso con la collettività e bisogna essere sempre capaci di mettersi alla prova”. E del resto, non è ciò che insegna Pina la biondina, che da sola costruisce l’astronave chiamata Felicità?
I calzini blu non sono qualcosa da indossare. Per i bimbi delle seconde e quarte elementari sono stati un libro, prima. Un amico, poi. Lo si capisce dalle parole dei piccoli relatori in erba, per l’occasione curatori della mostra e novelli ciceroni. Hanno ringraziato Antonella Barbera, Maria Carmela Barbera, Carmela Baglione, Licia Mustica e Francesco Steccato, gli insegnanti che si sono messi al loro fianco in questo ricco cammino.
Dalla lettura delle fiabe di Abbate, con tanto di intonazione ed espressività, all’attenzione verso le proprie paure, le emozioni, il proprio piccolo bagaglio di vita. E da qui, alla rappresentazione scenica di personaggi e al superamento della timidezza. Ultima tappa, ma non per questo la meno importante, la mostra. Momento culminante del laboratorio iconico – manipolativo – creativo guidato dalla sapiente prof. Nella La Terra. “Grazie a lei abbiamo imparato diverse tecniche manipolative e creative. Ci siamo divertiti tanto a strappare, incollare, ritagliare, intrecciare, dipingere”.
Il risultato? Sei pannelli semitridimensionali, realizzati con materiali di scarto ed esposti come sintesi figurativa del libro Due calzini blu. Fondamentale l’apporto delle mamme –  portatrici di “dolcezza ed allegria” – e di importanti realtà imprenditoriali del territorio, determinanti nel proprio ruolo mecenatesco. È stato un anno ricco, importante, per i piccoli protagonisti dei laboratori. E per gli insegnanti. E per le mamme. Di quelle ricchezze che, a narrarle, quasi si rischia di sminuirle. Potenza e magia di un libro. E di due calzini blu.
Alessandra Maria