Riceviamo e pubblichiamo una nota firmata da un gruppo di Giovani Democratici di Enna.
Diteci se questo è un’organizzazione, un’organizzazione democratica. Quella dove chi dissente è immediatamente accompagnato alla porta. Quella in cui vieni costantemente insultato, delegittimato, umiliato. Ditecelo voi, cittadini, perché noi non lo sappiamo più: siamo giovani ragazzi e ragazze, che hanno dedicato una parte consistente del loro tempo alla causa di un’organizzazione. Ma quella organizzazione non ci conosce più, nonostante il nostro impegno generoso ed appassionato. Un’altra logica ha prevalso: del Potere, della Convenienza. Fredda, calcolata, senza sentimento, senza lealtà, senza colore. Siamo ad un nuovo feudalesimo. Dove piccoli dirigenti di partito, piccoli eletti, piccole persone, cercano Signori a Palermo o Roma per fare loro omaggio di sottomissione. Non servono a questa organizzazione degli Uomini Liberi, si preferisce il trasformismo degli uomini affezionati alle poltrone. Tutti indiscriminatamente capaci di dire il tutto ed il contrario di tutto, perché chi non ha idee si muove solo per calcolo e chi si muove per calcolo non ha vergogna. Noi ammiriamo le loro incrollabili, e di volta in volta differenti, certezze. Purtroppo o per fortuna, Noi non siamo così, abbiamo un altro modo di fare politica: non conosciamo ricatti, servigi e padroni, ma solo scelte politiche, idee, lealtà, coerenza, passione. Spesso controcorrente, anche quando non conviene, perché appassionati. E proviamo pietà per chi ha fallito ed è corso altrove, cercando nuovi protettori e successi mancati. Ipocrisie, bugie, arrivismo che non ci appartiene. Noi non siamo così. Noi abbiamo sempre avuto la stessa lealtà e coerenza politica di sempre. Abbiamo sostenuto sempre il PD da quando esistiamo: Europee 2009, Comunali 2010, Regionali 2012, Politiche 2013, Europee 2014, Comunali 2015. Mettendo la faccia, a volte mettendo anche il simbolo il simbolo dei Giovani Democratici, come nel nel 2015, con Crisafulli candidato sindaco. Non abbiamo mai votato altri partiti, mai fatto guerra al Partito, inciuciato con gli avversari, frequentato altri lidi. Abbiamo la coscienza pulita, altri meno. Oggi, però, noi veniamo commissariati. Con una mail, ci comunicano di essere stati commissariati. Le motivazioni sono agghiaccianti: ci si contesta un tesseramento irregolare ed una posizione politica non conforme alla linea politica nazionale. Dissidenti e pertanto eretici. Con l’unica colpa di non aver ceduto ai ricatti ed alle pressioni del segretario regionale dei Giovani Democratici. Cosa chiedeva? Che si lottizzasse a pacchetti il tesseramento, per favorire personaggi a sè vicini, tra cui il neo nominato commissario, Liborio Tirrito, che è stato così premiato per la lealtà al suo superiore, ignorando una delibera approvata all’unanimità dal circolo ed impedendo alla commissione regionale di garanzia di interessarsi alla vicenda. Imbarazzante. La verità è che noi siamo le vittime di due fatalità: di una piccola vendetta politica personale operata dal Segretario Regione Prospero Crimi e di una gestione del territorio ennese non adeguata negli ultimi anni. Perché ormai funziona così: ormai si è ormai deciso che bisogna dividere i democratici e le democratiche della Città di Enna tra buoni e cattivi e per noi questo non è accettabile. E’ mai possibile assistere a discussioni da amministrazione coloniale, dove taluni personaggetti, intervengono a piede libero sulle discussioni, non si sa a che titolo, fino a non risparmiare neppure un circolo di giovani ragazzi e ragazze. Noi non riconosciamo questo commissariamento ed abbracciamo e difendiamo il nostro segretario, Salvatore Astorina, a cui va tutta la nostra stima e la nostra gratitudine per il lavoro fatto finora. Ribadendo tra l’altro il vitale principio di autodeterminazione che è fondamentale nel prendere le decisioni politiche sul territorio. Restiamo Uniti: noi chiediamo a tutti coloro che sono nel Partito Democratico di uscire il proprio coraggio e denunciare lo stato delle cose che ormai ha raggiunto un livello incredibile di intollerabilità. E’ questo il momento dell’orgoglio, il momento di difendere questo territorio dalle arroganze e dalle violenze di chi lo vorrebbe spezzato e ubbidiente. E’ il momento di riscoprirci comunità al di là delle correnti, delle componenti, delle appartenenze. Di decidere cosa siamo: se Uomini Liberi o Vassalli. Noi, Giovani Democratici della Città di Enna, abbiamo scelto. Siamo Uomini Liberi“.

Lillo Colaleo, Vice Presidente GD Sicilia e componente Direzione Nazionale

Giuseppe Seminara, componente Direzione Regionale

Francesco Alloro, segreteria provinciale

Miriam Colaleo, consigliere comunale e segreteria provinciale

Livio Oliva, segreteria provinciale

Davide Giunta, componente direzione provinciale

Alessandro Belbruno, Vice Segretario

Mario Linora, Presidente Direzione Comunale

Federico Andolina, Vice Presidente Direzione Comunale

Francesco Parisi, segreteria comunale

Mattia Rampello, segreteria comunale

Simone Manuele, segreteria comunale

Giuliana Alloro, segreteria comunale

Chantal Tremoglie, segreteria comunale

Giuseppe Tantillo, segreteria comunale

Manuel Cutaia, segreteria comunale

Marco Greco, componente direzione comunale

Federico Ricerca, componente direzione comunale

Filiph Lo Presti, componente direzione comunale

Martina Melfa, componente direzione comunale

Giuseppe Russo, componente direzione comunale

Alfredo Alerci, componente direzione comunale

Angelo Agliozzo, componente direzione comunale

Davide Lo Giudice, componente direzione comunale