CATENANUOVA. Il sostituto della Procura generale di Caltanissetta, Fabio D’Anna, ha chiesto di confermare un ergastolo e 15 anni inflitti in primo grado ai presunti responsabili della “strage di Catenanuova”, un morto, l’imprenditore Salvatore Prestifilippo Cirimbolo, e cinque feriti, a colpi di kalashnikov, il 15 luglio 2008 in piazza.
L’ergastolo è stato inflitto in primo grado al catanese Giovanni Piero Salvo, che si professa innocente. Chiede uno sconto di pena, invece, Filippo Passalacqua, catenanuovese, oggi collaboratore di giustizia reo confesso. Arringhe il 14 luglio. La vittima sarebbe stata uccisa da esponenti del clan Cappello per contrasti sulla raccolta del pizzo.
In aula si sono già svolte, oltre alla requisitoria, le arringhe dei legali di parte civile, per la famiglia del defunto e per le altre parti civili, ovvero i penalisti Michele Caruso e Erminio Cimino. Il 14 luglio sono in programma le arringhe dei difensori degli imputati. Salvo, difeso dagli avvocati Giorgio Antoci e Davide Giugno, Passalacqua dall’avvocato Vania Giamporcaro.