PIAZZA ARMERINA. Il sindaco Filippo Miroddi parla senza mezzi termini di “pericolo igienico-sanitario”. È emergenza per il proliferare di topi e zecche e per questo, mentre è partita la pulizia delle erbacce nelle ville e nei cigli della strada, lanciata anche con un invito all’azione da parte dell’amministrazione intitolato “Puliamo Piazza” – e Miroddi stesso ha partecipato in prima persona alle operazioni di pulizia – sono ai nastri di partenza anche disinfestazione e derattizzazione. La decisione del sindaco, che tramite un’ordinanza ha affidato la realizzazione degli interventi alla ditta Edil Color di Carmelo Bilardo, stanziando la somma di 15 mila euro, è stata presa per la presenza di roditori, a volte anche di dimensioni preoccupanti, e zecche. Queste ultime sarebbero aumentate per via del proliferare delle erbacce. Secondo quanto spiega il primo cittadino, sarebbe una sorta di “fase 2”. “Noi cerchiamo di fare sempre la disinfestazione e la derattizzazione – afferma Miroddi – ma e quest’anno siamo un po’ in ritardo rispetto agli altri anni, a causa delle piogge, intervallate a un grande caldo. Questo ha ingigantito la crescita dei cespugli spontanei”. Il ritardo, sempre secondo quanto afferma il sindaco, è stato comunque colmato da un’attività preliminare. “Abbiamo fatto una potatura molto radicale, che non si faceva da tanti anni, intervenendo in via Generale Muscarà, nel centro urbano, nella zona d’espansione – prosegue il sindaco. E abbiamo ancora in corso un decespugliamento, con una campagna, intitolata “Puliziamo Piazza”: la domenica, anziché andare al mare, puliamo la nostra città”.
La pulizia è cominciata al giardino Generale Ciancio, la cosiddetta Villetta Roma. “Con scope, rastrelli, sacchi eccetera, ma soprattutto con tanta buona volontà, abbiamo iniziato a lavorare – sottolinea ancora Miroddi -. Ogni domenica la dedicheremo ad un angolo di Piazza Armerina. Domenica prossima sarà la volta del giardino Garibaldi”. Nel frattempo si parte con la disinfestazione, disposta nell’ambito delle ordinanze “contingibili ed urgenti”, che sono possibili in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica locali “e in relazione – si legge nel provvedimento – all’urgente necessità di interventi volti a superare situazioni di grave incuria o degrado del territorio o di pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana” . Nelle scorse settimane, al riguardo, erano giunte decine di segnalazioni al Comune, relative a varie zone all’interno dell’intero perimetro urbano, oltre che alle contrade Scarante, Santa Croce, Solazzo, Piano Marino, Piano Cannata e delle scarpate denominate Costa Vallone di Riso, San Francesco, Sant’Ippolito e delle aree cimiteriali Bellia e Santa Maria di Gesù.