Leonforte – A concludere la rassegna del Premio Città di Leonforte lo spettacolo più “giovane”, Aquiloni, della Compagnia Mezz’Aria di Catania.
Si conclude quindi una kermesse che ha regalato alla platea leonfortese quattro diverse anime del Teatro. Giovane, perché Aquiloni è per la prima volta in concorso, alla sua quarta rappresentazione.
Teatro contemporaneo, racconto di un incontro tra Salvatore – detto Salvo – e Maria, detta Maddy. Non due anime tra tante. Salvo, figlio di una suora, nullafacente e vive in convento. La sua fortuna nel ritrovare ogni giorno monete e banconote fa sì che il lavoro non sia poi una necessità impellente. Maddy, prostituta amante della musica e madre di Angela. Non vive il proprio lavoro col dovuto distacco, i suoi clienti, le loro storie, sono la sua stessa vita.
Lo si potrebbe quasi definire un incontro karmico, il loro, ricco com’è di echi e riferimenti a Gesù e Maddalena, Jack e Rose, Violetta e Alfredo. Insomma, non mancano gli elementi che rendono la piéce particolare ed unica nel suo genere. È lieve e greve, calda e fredda, religiosa e carnale. Un poetico ossimoro che tanto affascina, come affascina la contraddizione sintomo di eterogeneità.
Salvo e  Maddy sono due anime leggerissime, eppure rimangono più pesanti dell’aria, ambiscono al cielo ma rimangono legati alla terra, per volare hanno bisogno di sfruttare la forza dolorosa del distacco. Può, dunque, la semplice narrazione di un incontro catalizzare l’attenzione del pubblico? Non solo può, ma è naturale. Sul palcoscenico – e non altrove – avviene l’incontro purificatore, scevro da sfumature pregiudiziali che ne incupirebbero i toni. Sul palco ogni elemento è costruttivo e mai sterile. Anche un incontro karmico, sul palco, diventa un nodo da sciogliere. Con grazia.
Alessandra Maria