In piazza Umberto I, davanti al teatro Garibaldi di Enna sabato 30 settembre manifestazione contro la violenza sulle donne. Organizzata dalla Cgil l’iniziativa vuole denunciare il gravissimo fenomeno e gli innumerevoli episodi compiuti giornalmente contro di esse. Si svolgerà in tutte le piazze d’Italia ed avrà al centro i temi dell’autodeterminazione delle donne. Si chiede agli uomini, alla politica, ai mass media, alla magistratura, alle forze dell’ordine, e al mondo della scuola un cambio di rotta nei comportamenti, nel linguaggio, nella cultura e nell’assunzione di responsabilità di questo dramma. Per queste ragioni la CGIL ha lanciato la mobilitazione nazionale contro la violenza sulle donne con lo slogan “Riprendiamoci la libertà invitando tutti a scendere nelle piazze sabato 30 settembre. Molte le adesioni dal mondo della cultura all’associazionismo, dal giornalismo allo sport, dal mondo della politica a quello dello spettacolo, citiamo in proposito solo Bianca Berlinguer e Mirta Merlino,giornaliste, da Chiara Saraceno sociologa dell’Università di Torino a Laura Onofri giurista.
Ad Enna la manifestazione si terrà in piazza Umberto I davanti al Teatro Garibaldi con inizio alle ore 18,00 e termine alle ore 20,00. “Non c’è più bisogno di ulteriori parole ma di comportamenti normali, afferma Rita Magnano segretaria provinciale della CGIL, quindi non comizi, non discorsi, ma fatti concreti. Come in tutta l’Italia tutti avranno con sé qualcosa di rosso che è il colore scelto per denunciare i fenomeni di violenza: un vestito, una felpa, un foulard, una fascia, una sciarpa. “Un femminicidio ogni due giorni, 2300 stupri nell’anno 2016, secondo i dati diffusi dal Viminale, sono dati terribili ed inaccettabili in qualsiasi paese del mondo. Ecco perché la CGIL,sabato 30, in tutte le piazze d’Italia, ha chiamato a raccolta tutti; donne, uomini, amministratori, associazioni, politici, ragazze, ragazzi e quanti vorranno intervenire, per dire basta a questo terribile dramma”.