CENTURIPE. Il Gup di Enna ha rinviato a giudizio quattro persone per l’incidente mortale di giugno 2013, in cui persero la vita tre ragazzi di Centuripe, il trentaduenne Fabio Leanza, il ventiquattrenne Alfredo Marletta e il ventunenne Gianluca Longo. Saranno processati dal Tribunale monocratico di Enna un dirigente dell’Anas e i tecnici che in qualche modo ebbero a che fare con la realizzazione del guardrail contro cui si schiantò la Punto dei ragazzi. Secondo la Procura, in pratica, la barriera era troppo vicina al ciglio della strada. In quattro, secondo la Procura di Enna, in cooperazione colposa tra loro, per negligenza e imperizia, avrebbero violato le norme che impongono “l’adeguata protezione e rimozione degli ostacoli fissi che si trovino a una distanza dal ciglio esterno della carreggiata inferiore e ad una opportuna distanza di sicurezza nonché l’adeguato posizionamento dei terminali delle barriere”. Avrebbero violato, sostanzialmente, due articoli di un decreto ministeriale del ‘98 che dava istruzioni tecniche per la progettazione, l’omologazione, e l’impiego delle barriere stradali di sicurezza. Sarà il processo a stabilire se effettivamente sussistano, o meno, delle responsabilità, specie considerato che quei lavori erano stati eseguiti diversi anni prima dell’incidente. La colpa, secondo la Procura, consisterebbe nell’installazione di un guardrail troppo vicino al ciglio della strada “con terminale privo di elementi di protezione o comunque di un tratto di raccordo adeguato (curvilineo)”. Queste condotte, secondo il Pm Rio, benché risalenti a molti anni prima, avrebbero involontariamente provocato la morte dei tre ragazzi.