Dopo quasi un anno di attività e dibattiti all’insegna della cultura e l’arte in generale, venerdì 13 ottobre, alle ore 18,30, presso il circolo “Talia” di Gallier Art, salottino dell’arte, sito a Leonforte, presso il Corso Umberto 297, nato allo scopo di promuovere la cultura artistica in tutte le sue espressioni, quali pittura, scrittura, scultura, musica, teatro, artigianato creativo, di creare varie attività legate alla valorizzazione del territorio incentrate soprattutto sul riciclo creativo come importante elemento di contrasto al consumismo sfrenato che caratterizza la nostra epoca ha avuto luogo l’incontro mensile con tema in discussione “”Storie di vaneddi, storie di spiritelli”.
   Il circolo “Talia” di Gallier Art è un punto di incontro e di confronto di artisti che hanno il piacere di ritrovarsi mensilmente per espirare note di parole e di colore, per presentare mostre e rassegne pittoriche, per organizzare conferenze, convegni, dibattiti, scambi artistici nazionali e internazionali e per discutere temi legati alla storia e agli avvenimenti del proprio territorio, sorseggiando in amicizia un tè o un caffè. 
   La discussione di venerdì è stata incentrata sul tema di vecchie e nuove paure a confronto, se le paure dei nostri nonni, quali le superstizioni, credenze e detti popolari, sono attuali, valgono anche per noi, andando a sentire “vaneddi, vaneddi” i racconti delle anziane signore.
   Tra le superstizioni esistono tabù legati a certi giorni della settimana come il lunedì, secondo cui tutto ciò che viene cominciato in quel giorno mancherà di stabilità. Tale credenza è legata alla Luna che per natura è sinonimo di mutevolezza. Anche il venerdì è un giorno che la superstizione popolare lega a eventi non piacevoli, quali non tagliarsi i capelli, non sposarsi, non partire.
   Sopprimere un gatto, al quale si attribuivano sette anime (da cui la frase in siciliano “Avi setti spiriti com’e atti), equivale ad avere sette anni di sciagure, che si hanno anche dopo aver frantumato uno specchio! Quando il gatto si “liscia il muso” con le zampe è certo che sta per arrivare la pioggia.
  Credenze e superstizioni per il mese del matrimonio: “Gennaio è un mese che porta affetto, gentilezza e fedeltà. Febbraio, mese degli amori, è quello migliore per prendere la cruciale decisione o ci si pentirà di non averlo fatto. Marzo “pazzerello” riserva sia gioia che pene, mentre aprile soltanto gioia. Maggio non va scelto in nessun caso, mentre giugno è il mese dedicato a Giunone, dea protettrice dell’amore e delle nozze. Giugno porterà inoltre agli sposi la fortuna di viaggiare molto, sia per terra che per mare. Luglio darà fatiche e lavoro per guadagnarsi da vivere, mentre agosto assicurerà una vita piena di cambiamenti. Settembre riempirà gli sposi di allegria e ricchezze, mentre ottobre porterà moltissimo amore ma a scapito del denaro che farà fatica ad arrivare. Novembre darà felicità e dicembre, infine, con la sua neve assicurerà agli sposi amore eterno. Non è indicato sposarsi, inoltre, nel giorno del compleanno di nessuno dei due sposi. Nel caso in cui, invece, i due sposi siano nati nello stesso giorno, questo sarà in assoluto il miglior giorno dell’anno in cui convolare a nozze. Per favorire la sorte, il matrimonio deve essere sempre celebrato prima del tramonto”.
   Questi e altri fantastici racconti hanno suscitato tra gli artisti del Circolo “Talia” di Gallier Art un vivace dibattito che ha richiamato alla loro memoria paure vissute nella passata e mai dimenticata fanciullezza.

Giuseppe Sammartino