Leonforte – Al Primo circolo didattico“N. Vaccalluzzo” si respira aria di Natale già da un paio di mesi. Dallo scorso ottobre, infatti, gli alunni di terza e quinta elementare – sotto la guida del dirigente scolastico Filippo Gervasi e delle insegnanti Carmela Baglione, Antonella Barbera, Maria Barbera, Maria Di Pietro e Licia Mustica – sono alle prese con il progetto “Natale è solidarietà, tradizione, emozione!”. Obiettivo primario, quello di far vivere ai bambini la solenne festa in modo diverso, lontano dal consumismo e più vicino alla solidarietà e la cooperazione. Ed è all’insegna di questo spirito che si inaugura oggi la mostra mercato di dolci allestita da bambini, genitori e insegnanti. “Un dolce…per salvare una vita”, questo il nome, sarà visitabile dal 15 al 21 dicembre, in orari scolastici, e grazie a una piccola donazione si contribuirà all’acquisto di un defibrillatore, per il cui utilizzo il Rotary Club di Nicosia garantirà poi un’adeguata formazione.
Il progetto si è sviluppato lungo più direttrici, con l’obiettivo di riscoprire le antiche tradizioni natalizie in ogni sfumatura. Grazie al supporto di professori come Vittoria Ghirlanda e Pippo Lo Gioco, i bambini sono andati a ritroso nel tempo, alla riscoperta di antichi canti. Tutti, almeno una volta, avranno intonato Evviva Maria e La rutta friddusa, le cui note si diffondono davanti le Nuvene ogni giorno, fino alla vigilia. E ancora, canti che in pochi forse ricordano, come Ninu Ninu lu Zammataru. Un viaggio nel tempo, tra ciaramiddari e nannareddi, che ha arricchito l’identità culturale dei bambini.
La poesia e la musica non sono state le uniche protagoniste, le tradizioni natalizie siciliane passano anche dalla tavola. È così che, sempre il Rotary Club di Nicosia, ha fornito le materie prime e con il supporto dell’Istituto professionale statale Federico II di Enna, alunni, genitori e insegnanti si sono cimentati nella realizzazione di prelibatezze come picciddata, cassateddi, minnuli agghiacciati, turruni, viscotta di latti e scorci d’aranci.
L’allestimento merita una menzione speciale. Il coordinamento della professoressa Nella La Terra non poteva che garantire quel tocco di estro in più, all’insegna del riciclo. Bancali, cassette della frutta e altro materiale donato da commercianti e familiari, hanno acquisito nuova vita, mutando nelle forme e nei colori. E ancora antiche ricette, pensieri affissi su un pannello che è un viaggio nella fantasia dei bambini, la più autentica.
Non manca davvero nulla, chiunque ha donato qualcosa di sé, che si trattasse di tempo, conoscenza, oggetti. La mostra val bene non una, ma più visite, per il nobile scopo che la anima, per l’entusiasmo dei bambini e, perché no, per ritrovare tra quelle mura la vera essenza del Natale.
A.Ma