di Josè Trovato

Un investigatore puntiglioso, scrupoloso, esperto e preparato. Un uomo valoroso e tutto d’un pezzo, un ufficiale e gentiluomo capace di farsi rispettare per  autorevolezza, prima ancora che per l’autorità imposta dal suo rango militare. Ha lasciato Enna dopo quattro anni di lavoro intenso il colonnello Paolo Puntel, comandante provinciale dei carabinieri. Si appresta ad assumere l’incarico di capo dell’ufficio del personale della Legione del Trentino Alto Adige, a Bolzano.
Anni intensi, quelli a Enna, definiti dal comando provinciale “remunerativi”, sul piano degli obiettivi raggiunti. Un periodo in cui l’Arma ha ottenuto dei successi nel contrasto al crimine. Tra le operazioni più note vi è l’inchiesta Lockout, diretta dalla Dda di Caltanissetta, che ha consentito ai carabinieri di disarticolare una cosca mafiosa facente parte del cosiddetto “clan Cappello” di Catania. C’è poi l’indagine sulla bonifica di Pasquasia, che ha svelato un presunto traffico illecito di rifiuti nell’ambito di un’opera pubblica importante e imponente, come, per l’appunto, la bonifica della miniera di contrada Salinelle a Enna. E, ancora, l’operazione antimafia Primavera, che ha scardinato sul nascere il tentativo di rimettere in moto, a Pietraperzia, uno dei clan più antichi e storicamente radicati di questa provincia. A Villarosa si è fatta luce sull’omicidio dell’autotrasportatore Giuseppe Bruno, assassinato nel 2004, grazie a un’articolata indagine, denominata “Fratelli di Sangue”, sulle attività del cosiddetto “clan Nicosia”.
Altre indagini hanno portato al contrasto di reati della cosiddetta “criminalità comune”, ma anche gigantesche frodi sui contributi comunitari, su cui ha fatto luce, tra le altre, l’inchiesta “Maglie Larghe”, coordinata dalla Procura di Enna.
Una serie di brillanti inchieste che hanno consentito agli uomini e alle donne dell’Arma ennese, diretti dal colonnello Puntel, di affermare la legalità anche in zona dove per troppo tempo il malaffare ha agito ritenendosi intoccabile. A Enna, l’ufficiale ha ricevuto un riconoscimento importante, perché qui è stato insignito del titolo di Cavaliere Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana, titolo consegnatogli dall’ex Prefetto Maria Rita Leonardi. “E’ stata  un’esperienza estremamente esaltante sotto il profilo professionale – ha detto il colonnello Puntel –, caratterizzata da fruttuose sinergie istituzionali e non , ma soprattutto per l’affetto e il calore umano che ho potuto sperimentare  in questa provincia, ricca di bellezze paesaggistiche, di  eccellenze naturalistiche e di storia”.
Prima di lasciare questa provincia, il colonnello Puntel ha personalmente ringraziato tutti i militari ennesi, di ogni ordine e grado, esprimendo loro il sincero augurio di ulteriori successi operativi, a beneficio della popolazione di questa Terra.
Al colonnello Puntel rivolgiamo i più affettuosi auguri. Gli auguriamo di proseguire la sua carriera con la stessa passione del primo giorno, certi che saprà portare ovunque la sua grande competenza, il suo amore per la divisa e il suo enorme senso dello Stato.