“Ciascun sindaco dovrebbe fare a turno il presidente della Srr”. Così il sindaco di Nissoria e presidente della Srr si è rivolto ai suoi colleghi nell’assemblea dei soci della società per i rifiuti. Dopo aver ricordato di aver svolto il suo incarico a titolo gratuito, spendendo non poco per le trasferte (“senza mai chiedere un rimborso, neanche di un euro”), Glorioso ha detto di aver saputo che qualcuno intenderebbe chiedere le sue dimissioni, per motivi “che non conosco né riesco ad immaginare”.
“Personalmente ritengo che il mio lavoro non potrà ulteriormente protrarsi oltre qualche mese ancora. Se non mi sono dimesso prima – ha aggiunto – è stato per il senso di responsabilità che mi ha costretto a continuare. In questi due anni non poche volte abbiamo rischiato anche la vita innanzi a situazioni di disperazione che avrebbero portato a compiere qualsiasi gesto pur di ottenere un lavoro. Mi sono preso minacce  e insulti per responsabilità che non sono state mie, più di una volta”. 
“Abbiamo ricollocato 306 persone , mentre 73 attendono di essere ricollocare nelle prossime settimane, massimo mesi. Tutti i Comuni sono autonomi dalla ex Ato Enna Euno e, grazie a ciò, hanno potuto avviare la raccolta differenziata con ottimi risultati a pochi mesi. Anche se, non avendo molti Comuni completato il percorso definitivo previsto dalla legge 9 del 2010 rischiano di essere commissariati e vedersi sottrarre il servizio a favore di un general contractor, tra più Comuni non in regola, per i prossimi sette anni”.
“Questa eventualità su cui hanno insistito spesso alla Regione è stata da me ostacolata. Io sono perché ciascun Comune decida autonomamente su come e con chi fare il servizio igiene . I Comuni di Calascibetta , Cerami e Sperlinga, dovranno fare una gara insieme che stiamo preparando, salvo che si mettano insieme per fare un altro Aro. L’apertura dell’impianto di Cozzo Vuturo grazie ad una società  pubblica da noi creata forse non per tutti rappresenta una meta e un buon risultato. Pazienza”. 
E ancora, riguardo all’ipotesi di dimissioni: “Sarebbe per me una liberazione perché il mio Comune, la mia azienda e la mia famiglia mi reclamano. Mi dispiacerebbe per la sorte dei lavoratori non ancora ricollocati, 73 e per il fatto che l’avvio dell’impianto di Cozzo Vuturo non è ancora definitivo. Nonché gli altri impianti , compostaggio e CCR di Gagliano rimasti chiusi. Per il resto sono soddisfatto del lavoro che abbiamo fatto. Ringrazio Antonio Bevilacqua per il sostegno e anche Fabio Venezia finché non ci ha, comprensibilmente, abbandonati”.