di Angelo La Barbera *
Se chiediamo a un bambino cosa si deve fare se viene un raffreddore, lui direbbe di mettersi a letto e bere un brodo caldo. Se chiediamo che cosa si deve fare se si fa un taglio alla mano, lui direbbe di disinfettare e bendare la ferita. Se poi si domanda perché sono essenziali fare tutte queste azioni, lui risponderebbe che tali azioni favoriscono la guarigione e prevengono sofferenze fisiche peggiori: il raffreddore potrebbe diventare polmonite, le ferite potrebbero infettarsi. Fin da piccoli insegniamo ai nostri bambini a prendersi cura del loro corpo.
Ma se chiediamo ad un adulto cosa deve fare per alleviare il dolore bruciante di un rifiuto, la devastazione della solitudine o l’amara delusione di un insuccesso, nella maggior parte delle volte saprà dire ben poco sulla cura di queste ferite psicologiche. Se si prova a chiedere cosa potrebbe fare, molto probabilmente lo si vedrà assumere un’espressione di imbarazzo, e, cambiare argomento bruscamente o tentare quatto quatto di svignarsela.
La maggior parte delle persone fa poco o niente di importante per curare le ferite psicologiche della vita quotidiana perché ha poca consapevolezza delle risorse emotive che possiedono per gestire queste esperienze. In questi casi chiedere una consultazione psicologica a uno psicologo, potrebbe rilevarsi molto utile per la crescita e il superamento della crisi emotiva, in quanto non bisogna aspettare che lo stato emotivo si aggravi per richiedere un intervento professionale. Potrebbe essere importante entrare nell’ottica che potremmo andare da uno psicologo ogni volta che si ha bisogno non solo quando si vivono nella propria quotidianità delle difficoltà emotive gravi.
Il supporto dello psicologo potrebbe rappresentare il primo soccorso emotivo per queste ferite psicologiche e potrebbe evitare che molte di esse vadano a danneggiare la salute mentale e il benessere psicofisico della persona. Si potrebbe prevenire lo sviluppo di complicazioni se le ferite psicologiche nel momento in cui compaiono per la prima volta sono contenute in tempo con un intervento emotivo da parte di un professionista. Ad esempio, la tendenza a rimuginare potrebbe tramutarsi in ansia e depressione, le esperienze di insuccesso o di rifiuto potrebbero facilmente erodere l’autostima, quindi un possibile intervento da parte di uno psicologo potrebbe favorire la guarigione.
La maggior parte delle persone nel corso della vita sa comprendere quando recarsi in ospedale per chiedere dei punti se la ferita è abbastanza profonda ma quando si parla di ferite psicologiche purtroppo poche persone hanno avuto la consapevolezza e le competenze necessarie per curarle in modo efficace. Al contrario, tendono o a ignorarle del tutto oppure ad avere involontariamente delle reazioni che le rendono ancora più profonde e permettono loro, a lungo andare, di peggiorare la salute mentale ed emotiva.
Per prendersi cura si dovrebbe entrare nell’ottica di chiedere supporto a un professionista che sostiene la persona a riconoscere e sviluppare le risorse emotive utili per l’igiene della salute mentale, e, allo stesso modo si potrebbe scoprire che con l’intervento psicologico si otterrebbe un effetto straordinario sulla propria vita e sulla società in generale.
*Psicologo
Bibliografia:
- Baumeister R.F. (2002), Ego-depletion and self-control failure: An energy model of the self’s executive function, <<Self and Identity>>, vol. 1, pp. 129-136
- Cacioppo J.T. e Christakis N.A. (2009), Alone in the crowd: The structure and spread of loneliness in a large social network, <<Journal of personality and Social Psychology>>, vol.97, pp. 977-991.
- Winch G. (2014), Pronto intervento emozioni, Erickson, Trento.