LEONFORTE. La scuola è iniziata da un mese e mezzo a Leonforte. Ma due bambini, un maschietto di dieci anni e una femminuccia di otto, non possono seguire perché mancano gli assistenti alla comunicazione e all’autonomia, gli esperti che parlano la lingua dei segni e conoscono i codici “braille”, per aiutarli a seguire le lezioni a scuola. Il servizio, che prima era gestito dall’ex Provincia, da poco più di un anno è passato tra le competenze del Comune. E quest’anno non è ancora partito. Non avere assistenti alla comunicazione e all’autonomia in classe, va specificato, provoca un disagio enorme per queste famiglie: i piccoli sono costretti seguire gli insegnanti tra mille difficoltà, affidati solo, e non sempre, alla preparazione di qualche docente o insegnante di sostegno che riesce ad assisterli. A raccontarlo è una delle mamme, Loredana, che ha protocollato la propria domanda all’ente a giugno.
“E’ una situazione incresciosa – afferma Loredana –. E’ un diritto negato. I bambini non riescono a seguire le lezioni, e chiaramente così non ci vogliono neppure andare a scuola, perché non ha senso – afferma Loredana -. Desidero lanciare un appello al Comune a fare in fretta. Ci è stato risposto che c’è un problema di copertura finanziaria, ma le difficoltà economiche dell’ente non possono essere scaricate sul diritto allo studio dei bambini”. E ancora: “Ci siamo sentiti maltrattati e ci riserviamo ogni azione utile – prosegue la signora -. Devo dire che l’anno scorso, nonostante fosse la prima volta che il servizio veniva demandato al Comune, l’ex sindaco riuscì a trovare una soluzione e siamo riusciti a ottenere che il servizio fosse avviato. Mi auguro che ciò accada anche ora”. Del tema si è occupata anche Floriana Solaro, segretaria provinciale del Nidil e della Funzione pubblica della Cgil, che assiste alcuni operatori. “A breve chiederemo un incontro con l’amministrazione – spiega la giovane sindacalista –. Noi ci occupiamo del diritto delle lavoratrici, che attendono di iniziare a svolgere il loro importante compito”.
Il Comune, sottolinea il vicesindaco Nino Ginardi, non è stato certo con le mani in mano. “Ci siamo attivati sin da subito, ma c’è un problema di coperture finanziarie che stiamo affrontando – afferma il numero due della giunta del sindaco Carmelo Barbera -. Noi siamo sensibili al tema e lavoriamo per assicurare il diritto a questi bambini. Per questo faremo partire il servizio a breve. Non posso dare una data, ma è così”. Ginardi inoltre ricorda di lavorare da mesi a questa situazione. “La questione non riguarda solo due famiglie, ma quattordici, secondo le richieste che sono giunte dalle scuole – conclude il vicesindaco -. Conosco bene la vicenda, l’amministrazione è attiva e sta lavorando per risolvere il problema nel più breve tempo possibile. Per questo stiamo lavorando per istituire il servizio nel più breve tempo possibile, certi che la mancata previsione in bilancio di coperture maggiori sul capitolo specifico non è imputabile a questa amministrazione che, ricordo, ad agosto ha varato il bilancio di previsione predisposto dalla precedente amministrazione con grande senso di responsabilità”.
Josè Trovato