di José Trovato 

LEONFORTE. Testimone multato al processo antimafia Good Fellas, dall’inchiesta che vede alla sbarra il presunto clan della nuova mafia organizzata di Leonforte, etero-diretto, secondo l’accusa, direttamente dal boss provinciale di Cosa Nostra Salvatore Seminara (processato a parte).
Al giudizio abbreviato, che segue la brillante inchiesta condotta dagli agenti della squadra mobile di Enna e del commissariato di Leonforte, sotto il coordinamento della Dda, è stato multato un giovane testimone leonfortese, che sarebbe dovuto venire a deporre ma non si è presentato, pur essendosi giustificato.
Il gup Graziella Luparello gli ha inflitto una multa di 200 euro, che sarà revocata solo nel caso in cui il giovane leonfortese si presenterà regolarmente in aula a deporre il 21 novembre, giorno della prossima udienza. Ieri in aula è stato sentito un altro testimone ammesso dal giudice, in relazione alla presunta estorsione attraverso cui, il clan, avrebbe imposto a un imprenditore di non aprire un’autoscuola in città. Ieri il teste, nonostante le contestazioni del Pubblico Ministero Roberto Condorelli, ha negato di aver subito pressioni in tal senso. Ma il processo prosegue.
Sotto processo con il rito abbreviato sono quattro leonfortesi, fra cui Salvatore Oglialoro e Giuseppe Arcaria (detto “Pino mafia”), tre agirini, un valguarnerese e due catanesi.
 
Salvatore Seminara

Nelle foto, da sinistra Giuseppe Arcaria e Salvatore Oglialoro