Domenica 4 novembre appena trascorso, presso il sacrario dei caduti in guerra di Nissoria, il sindaco Armando Glorioso, alla presenza del presidente del consiglio Rosario Patti, della banda cittadina “Santo Pistone” diretta dal maestro Filippo Nascone Pistone, del comandante dei vigili urbani Salvatore Catalfo, ha commemorato la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.
Quella del 4 Novembre, una giornata celebrativa nazionale italiana istituita nel 1919 per ricordare la vittoria dell’Italia nella prima guerra mondiale del 1915-1918.
Una giornata durante la quale le massime cariche dello Stato rendono omaggio al Milite Ignoto la cui salma dal 1921 riposa a Roma presso l’altare della Patria.
Dopo l’esecuzione della Canzone del Piave e del Silenzio Militare Italiano da parte della banda cittadina, l’alza bandiera ad opera del vigile urbano Aldo Di Marco, il sindaco Glorioso ha detto che la giornata del 4 novembre ricorda i milioni di italiani caduti nelle due guerre mondiali, una ricorrenza fino a pochi anni fa commemorata alla presenza di ex combattenti, oggi quasi sconosciuta alle nuove generazioni che non sanno distinguere una vera guerra dai film di guerra.
Ai nostri giorni l’andazzo è di cancellare ogni memoria sulla battaglia dei nostri nonni affinché l’Italia diventasse più grande, fosse libera e indipendente.
Senza memoria, senza ricordare che siamo nati dalle guerre, che veniamo dalla fame, per Glorioso, non si va da nessuna parte.
Anche se istruita, la nostra società è debole, non è formata nel carattere perché non ha un’impalcatura morale forte, solida, stabile.
L’uomo, oggi, è diventato un computer senza alcuna morale.
Cancelliamo dalla mente la morte, la malattia, abbiamo come aspirazione un’esistenza migliire, la migliore possibile, una famiglia da Mulino Bianco sempre sorridente e in buona salute.
Oggi occorre una riflessione profonda affinché si recuperi il valore morale delle istituzioni, della convivenza civile e sociale.
La cerimonia si è conclusa con i ringraziamenti del sindaco Glorioso ai cittadini, alle autorità presenti e al corpo musicale “Santo Pistone” che al termine ha suonato l’inno nazionale “Fratelli d’Italia.

Giuseppe Sammartino