Nel Circolo di Compagnia di Leonforte, Paola Rubino, già dirigente scolastico dell’Istituto Professionale Statale “Federico II di Enna, ha presentato il suo libro “Il Comandante e mio padre”, la storia di un’amicizia tra il comandante Gino Sbrana di Milano e il suo attendente Luigi Rubino di Leonforte, nata in Libia, nel campo di Tripoli, durante la seconda guerra mondiale.
Un’amicizia perdurata in pace, costante e intensa fino alla morte dei due protagonisti, attraverso lettere di grande valore, scritte con il cuore e cariche d’umanità, quale semi di bene e di concordia.
Il libro contiene le lettere di Gino Sbrana, iniziate l’8 marzo 1948 e terminate l’1 giugno 1964, ordinate e catalogate da Piero, il marito di Paola, diventate una cosa sacra, semi d’insegnamento, parole profumate che non hanno tempo, cariche d’amore e di ideali.
Le lettere di Gino Sbrana e questo libro raccontano la generosità del padre di Paola e un’amicizia nobile e grande, contagiosa al punto di rendere amici i loro stessi figli.
Due onesti padri di famiglia, Gino Sbrama e Luigi Rubino, che hanno trasmesso nei loro figli il senso del dovere, della responsabilità, dell’onestà e fedeltà coniugali.
Il libro è diviso in tre parti: la prima, frammenti di vita; la seconda, fotogrammi di vita con lettere; la terza, che descrive l’amicizia tra Giancarlo Sbrana (il figlio più piccolo di Gino) e i fratelli di Paola (Pippo, Franco e Ugo) suggellata durante una cena avvenuta presso la “Villa Bruno” di Nicosia.
Un album fotografico e un’appendice con alcune delle lettere più significative concludono il libro.
Pubblicato da Edizioni Lussografica di Caltanissetta, il libro in copertina si pregia di un acquarello “La luce del Sahara” realizzato dal cugino Francesco Rubino, allievo di Hugo Pratt, fumettista e disegnatore di fama internazionale.
Con tanta emozione e l’animo pieno del profumo di tanti amici, compagni di scuola e colleghi di lavoro intervenuti per omaggiarla, Paola Rubino ha presentato il suo libro che è un inno all’amicizia generatrice di vita, di buoni sentimenti, in controtendenza e d’esempio per i giovani d’oggi.
Con maestria e verve recitativa, alcuni dei brani più belli e significativi del libro sono stati letti dalla bravissima attrice, nonché docente, Elisa Di Dio.
Per il pediatra Paolo Mineo, presidente del circolo, il libro di Paola Rubino fa onore alla nostra tradizione letteraria.
Per Salvatore Farina, direttore della collana “La storia siamo noi” il cui compito è quello di raccontare la piccola storia, il libro va letto perché di qualità.
Sono intervenuti l’editore Salvatore Granata e il poeta-scrittore Pasqualino Pappalardo, che ha attenzionato l’inscindibilità del binomio editore – scrittore e ha menzionato lo scrittore Giuseppe Sammartino e il poeta Nello Sciuto.

Giuseppe Sammartino