I familiari di un uomo di 67 anni, deceduto a causa di una ischemia cerebrale presso il reparto di Rianimazione dell’ Ospedale Umberto I di Enna, hanno dato il consenso alla donazione degli organi. Dopo il periodo di osservazione obbligatorio per legge che ha accertato la morte cerebrale, dichiara il Coordinatore Locale per i prelievi dell’ASP di Enna, dottoressa Cancaro Angela, sono  stati prelevati il fegato, i reni e le cornee. Il prelievo è stato eseguito tra la notte di ieri e la giornata di oggi 28 febbraio nella sala operatoria dell’ospedale Umberto I di Enna. Un grande atto di amore e solidarietà umana che permetterà di salvare la vita a coloro che attendono di ricevere un organo e per i quali il trapianto rappresenta l’unica cura possibile.
A eseguire il prelievo di organi sono stati i chirurghi dell’Ismett di Palermo, con il supporto dell’equipe locale di Sala Operatoria , Anestesia  e Rianimazione diretta dal dottore Nello Savoca. Le cornee sono state prelevate dall’equipe di oculistica diretta dal dottor Giustino.
Ciò è stato possibile grazie alla pronta azione della rete regionale trapianti e, al Coordinamento Locale per il territorio ennese, coadiuvato dal dottore Paolo Bonasera, referente del coordinamento e dagli Infermieri Giovanni  Iannello e Fabio Guarneri.
“Un profondo ringraziamento va alla famiglia del donatore”, ha affermato la dott.ssa Cancaro, che sin da subito ha voluto offrire il proprio consenso  all’espianto di organi. “Voglio poi complimentarmi e ringraziare tutto il personale della Rianimazione e della sala operatoria dell’ospedale di Enna , il dottore Scarlata coadiuvato dalla infermiera Iraci Franca, il personale di cardiologia, radiologia, laboratorio analisi e trasfusionale, la Direzione Aziendale, la Direzione Sanitaria e tutti coloro che hanno permesso di arrivare con successo al prelievo di organi.
Il dottore Iudica, commissario straordinario dell’ASP di Enna, nel complimentarsi per l’ottimo lavoro svolto dall’equipe sanitaria,  ha voluto personalmente ringraziare i parenti del donatore recandosi nella camera mortuaria del nosocomio ennese.