Riceviamo e pubblichiamo l’intervento di Salvatore Martinez, ennese, presidente nazionale del Rinnovamento nello Spirito, sui sei anni dalla fumata bianca di Papa Bergoglio.
Sei anni sono passati da quel mercoledì 13 marzo del 2013, quando il mondo ebbe notizia che un cardinale gesuita, argentino di origini italiane, assumeva il nome di Francesco alla guida della Chiesa universale. Ricordo che mi trovavo a commentare in diretta per Radio Vaticana il solenne momento dell’annuncio del nuovo Pontefice: fui sorpreso dalla scelta di un nome tanto “evocativo e profetico” nella storia della Chiesa. E di san Francesco, con indomito coraggio, Papa Bergoglio si è fatto imitatore. Nomen omen dicevano gli antichi: “Nel nome è già la missione”! Una missione storica di “rinnovamento” del cuore delle strutture ecclesiali, che grande presa ha soprattutto tra i lontani dalla fede e dalla Chiesa. Una missione che riavvicina il Vangelo alla vita della gente, spesso delusa dalla mancanza di leaders capaci di assicurare una vita giusta. Una missione che “scomoda” i credenti in Gesù, che li spinge ad avere più fiducia nello Spirito Santo e nella sua incessante azione salvifica a vantaggio di tutti gli uomini, specie dei più deboli e dimenticati. Una missione che trova nel dialogo ecumenico e interreligioso una nuova “cifra” nella costruzione di una “fraternità” che includa l’unico Dio, un Dio sempre più eclissato ed escluso dalla modernità. Sei anni ricchi di grazie, caratterizzati da tante novità e talvolta velati da amarezze. Un Papa che soffre, che non si risparmia nella fatica di rendere credibile il Vangelo nella vita della Chiesa e del mondo, che ha fatto della “misericordia” e della “giustizia” due capisaldi del suo Pontificato. Un Papa che non cessa di ripetere, da quel mercoledì di inizio Pontificato, “pregate per me”. Per il Santo Padre non ci stanchiamo di pregare. Con Lui abbiamo pregato, in modo speciale, nelle tre storiche Convocazioni regalate al Rinnovamento nello Spirito nel 2014, 2015 e 2017. E ancora alziamo le nostre mani al Cielo, in una corale preghiera di lode e d’intercessione, perché il Signore conservi il Papa in salute e lo colmi di ogni benedizione e grazia necessarie al ministero petrino. Auguri Santo Padre!

Per il RnS tutto Salvatore Martinez