E’ una delle più antiche tradizioni religiose, popolari e folcloristiche di Nissoria la rievocazione storica dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme, durante la Domenica delle Palme. Un rito molto antico per tradizione e devozione, assai sentito dai Nissorini. La sua origine risale alla prima metà dell’800 ed è legata alla contemporanea istituzione della “Compagnia Confraternita della fratellanza” che per tantissimi anni ne è stata l’organizzatrice.
Da qualche decennio tale manifestazione è stata ripresa dalla benvenuta “Associazione portatori di Gesù” che accompagna e aiuta nella fase dei preparativi la famiglia, la quale ogni anno, secondo un elenco custodito in parrocchia, ne è destinataria e funzionale alla sua realizzazione.
Questo ingresso, rappresentato durante la Domenica delle Palme, al quale partecipano tanti fedeli provenienti anche dai paesi limitrofi, ha inizio nella chiesetta di Contrada Calvario, dove un fanciullo, che personifica Gesù, in groppa ad un asinello e la folla omaggiante, solennemente lo sta a rievocare.
Dopo la messa nella Chiesa San Giuseppe, il “Fanciullo Gesù”, attorniato dai fedeli, si reca nella sua abitazione, in cui è allestito un altare, sul cui trono andrà a sedersi a piedi nudi, da costoro visitato con gioia e tripudio per tutta la giornata.
I protagonisti di questo evento ricco di significato, sono due: un fanciullo dai sei agli otto anni nelle vesti di Gesù, “vocato” dai genitori fin dalla nascita ad interpretare per una volta questo ruolo, e, un asino, quale secondo attore.
Lo scenario è Nissoria, le sue piazze, la gente che si accalca, la dimora presso la quale, a conclusione delle funzioni nella Chiesa San Giuseppe, il “Fanciullo Gesù”, amorevolmente circondato da parenti, amici e alcuni fanciulli vestiti da angeli, accoglierà i visitatori, che, in segno di venerazione, gli si prostrano e baciano il piede e in cambio ricevono un biscotto quale segno tangibile della dolcezza di chi si avvicina con fede e devozione a Gesù.
Quest’anno il “Fanciullo Gesù” è stato Luigi Iacovino, figlio di Leonardo e Maria Antonia Brillante, nipote amatissimo della poetessa Graziella Campagna.

Giuseppe Sammartino