L’arte dell’artista troinese Giovanni Pinzone, valido pittore figurativo, continua a suscitare interesse anche da parte di autorevoli istituzione culturali e museali. Fino al 16 giugno nella splendida cornice del prestigioso Museo Emilio Greco di Catania, che ha sede nel Palazzo Gravina Cruyllas di piazza San Francesco d’Assisi 3, è  visitabile gratuitamente, promossa dall’Accademia Federiciana, la mostra personale “Il peso dell’esistenza” dell’artista troinese Giovanni Pinzone.
Inaugurata l’8 giugno dalla critica d’arte Milly Bracciante, l’esposizione rientra – curata dal noto critico d’arte e saggista Fortunato Orazio Signorello – tra gli eventi ufficiali promossi per l’8° Festival siciliano della cultura. La predilezione per  i colori nitidi, lo stile personale e le ricerche dedicate alla resa delle atmosfere e agli effetti di luce e colore sono evidenziate grazie a un allestimento ben curato in tutti i particolari, che mette in rilievo gli esiti di un’ampia e articolata ricerca stilistica di Giovanni Pinzone, ma anche di un percorso artistico portato avanti con spiccata capacità creativa. 
Supportata da una brossura a colori con testo critico di Milly Bracciante, la mostra propone opere di medio e grande formato di grande impatto visivo – selezionate tra quelle che l’artista (nato a Troina il 24 aprile 1941) ha realizzato negli ultimi 14 anni – che «mettono in evidenza – sottolinea Fortunato Orazio Signorello – come il  focus del lavoro di Giovanni Pinzone, che rivela tutta la sua instancabile forza interpretativa soprattutto nelle figure rese uniche dalle cromie vivide che ne accentuano le espressioni facciali, è racchiuso nella sua ricerca stilistica; che si contraddistingue, dando corpo alla simultaneità tra gesto e dinamismo dell’immagine, per unicità compositiva e vitalità creativa».
Come scrive Milly Bracciante nel testo critico presente nella brossura –  «l’arte pittorica di Giovanni Pinzone, con il suo insistere su alcuni punti focali dell’odierna realtà, è efficace denuncia sociale, specchio di riflessione sul quale confrontarsi e meditare. E ciò, specie nelle sue più recenti opere, frutto di una emotiva partecipazione ai vissuti della quotidianità che ci circonda e alle problematiche che ne derivano»
La mostra rimane aperta al pubblico – da lunedì a sabato – dalle 9 alle 19, domenica dalle 9 alle 13.