GAGLIANO CASTELFERRATO. Anziani a confronto con i più piccini. Accade alla scuola primaria e dell’infanzia di Gagliano, in occasione della “festa dei nonni”. Un incontro tra i nonni del centro diurno e gli scolari, per raccontare ai bambini quel piccolo mondo antico e confrontarsi, su come andavano le cose e come girava il mondo “in un tempo che fu”. Faccia a faccia con i loro “nipoti”, hanno raccontato le luci, i giochi, l’illuminazione, la scuola e… le macchine fotografiche, oggetti sacri del passato, oggi quasi banalizzati dall’evoluzione degli smartphone.
Hanno raccontato i loro hobby e i giochi con cui trascorrevano intere giornate, soprattutto d’estate. Alcuni giocavano a fare il “Mastru”, creando da sé gli attrezzi da gioco. Giocavano con le pale dei fichi d’India, strappando le spine una a una, realizzando delle slitte con il cosiddetto “Carruzzuni”. E, ancora, hanno discusso delle scritture di un tempo, rigorosamente con “penna e calamaio”, prima dell’introduzione delle prime “penne stilografiche”. “Ci hanno spiegato come facevano le fotocopie, che chiamavano solo copie – racconta un alunno di V -. Prendevano un foglio, dietro mettevano la “carta da ricalco” e dei fogli dietro. Venivano perfette… più o meno. Per l’illuminazione, inizialmente si usava la “lumera”, cioè una scatoletta vuota, ma riempita di cotone e olio. Un giorno una persona stava accendendo la “lumera”, ma sopra di essa cadde  un pezzo di alveare, che, bruciando, diede l’idea che spinse all’invenzione della candela. Poi nel 1937 a Gagliano ci fu la prima centrale elettrica. Fu una piccola rivoluzione”.