Riceviamo e volentieri pubblichiamo l’intervento sulla morte del preside Proto di Leonforte, a firma del consigliere comunale Pietro Vanadia
Ritengo doverosissimo soffermare – anche se per brevi istanti – il mio pensiero ad una delle colonne portanti della comunità leonfortese scomparso – come tutti sappiamo – in questi giorni: lo stimatissimo preside Proto.
“Colonna portante”, dicevamo perché dire preside Proto è dire Liceo Classico “Nunzio Vaccalluzzo”, come ricordava Pietrangelo Buttafuoco.
Il liceo presso il quale si sono formate generazioni di professionisti leonfortesi, incluso il sottoscritto e alcuni dei presenti …
Uomo insigne del nostro paese che ha unito la figura culturale a quella del politico che è riuscito a lasciare traccia indelebile di sé.
E non mi riferisco alla sola istituzione della Scuola ma alla sua innata signorilità e serietà.
Un politico d’altri tempi? Forse, ma certamente un esempio di politico a cui oggi noi tutti dovremmo ancora ispirarci: quando ancora chi governava riusciva a contraddistinguersi per il rispetto e oserei dire la riverenza che suscitava, in modo quasi istintivo, nell’intera popolazione, essendo sempre in prima linea accanto ai più deboli.
A questo punto è doveroso citare l’episodio in cui da semplice consigliere comunale “nel periodo delle lotte contadine perla riforma agraria (1952) quando i nostri braccianti agricoli occuparono il feudo Altarello, volle essere con loro e con loro rimase fino a quando arrivarono “i celerini” che li caricarono sulle decine di camionette e li portarono nel carcere di Enna … (cito testualmente un brano “Dei Sindaci di Leonforte” del compianto Prof. Enzo Barbera).
Quando il preside/consigliere/Sindaco/Assessore provinciale Proto camminava per le strade della sua amata Leonforte o semplicemente nei corridoi della sua scuola, lo faceva con un portamento che lasciava trasparire questo suo altissimo senso del dovere e rigore morale.
Anche (ma non solo ovviamente) questa bella immagine di serietà e fedeltà incondizionata alle istituzioni mi ha portati a riflettere, a riflettere sul resoconto, sul giudizio che un giorno dovremo presentare alla comunità che rappresento, ai miei elettori, ma soprattutto ai miei figli.
Essere consigliere comunale non è un gioco, non è un fatto di prestigio, l’ho imparato a mie spese, ma è RESPONSABILITA’, ARDUO e sofferto compito: fare scelte forse impopolari e scomode ma COERENTI, in linea con i propri ideali.
Grazie Preside Proto!

Consigliere Comunale

Avv. Pietro Vanadia