Un B&B sarebbe stato sprovvisto di licenza, privo di autorizzazioni e sconosciuto al fisco. Eppure l’avrebbero pubblicizzato su internet e sui social network, pronti a ricevere prenotazioni “on line” da tutto il mondo.
A ipotizzarlo sono le Fiamme Gialle della Tenenza di Piazza Armerina. La struttura, avviata per l’esercizio di un B&B in una sola stanza per 4 ospiti, di fatto avrebbe utilizzato ben 5 immobili contigui “irregolari”, con capacità ricettiva fino ad un massimo di ben 25 posti letto.
L’azione di contrasto disposta dal Comando Provinciale, conformemente alle linee strategiche in materia di sommerso d’azienda fissate dal Comando Generale e condotta attraverso l’attento esame degli annunci sui portali turistici del web, avrebbe confermato l’effettiva operatività della struttura, consentendo di poter annoverare la stessa, per le sue caratteristiche, a quella di tipo “ricettivo turistico alberghiera”, con un’organizzazione di mezzi tali da realizzare l’esercizio di una vera e propria attività d’impresa.
La struttura, secondo i finanzieri, non solo avrebbe fornito in maniera “continuativa” e “professionale” i classici servizi di alloggio e prima colazione ma, dietro corrispettivo, assicurava anche tutta una serie di attività tipiche degli hotel come: l’organizzazione di tour; di lezioni sulla cultura locale; escursioni in bicicletta; colazione in camera; servizio di massaggi in camera; servizio di make-up; trattamenti viso/corpo; trattamenti benessere; servizio navetta; negozio di souvenir; servizio di concierge e tanto altro.
Il controllo avrebbe fatto emergere un’attività completamente in nero. Oltre a non essere in regola con le autorizzazioni di natura amministrativa, non lo sarebbe stato nemmeno dal punto di vista fiscale, dato che sono stati contestati dalle Fiamme Gialle incassi per quasi 200.000,00 euro non dichiarati al Fisco da parte del gestore. Quest’ultimo, nell’anno in corso, avrebbe inoltre indebitamente “trattenuto” circa 2.000 euro incassati a titolo di tassa di soggiorno (introdotta dal Comune il 01.01.2019), e mai versati all’Ente Locale.
Al termine della verifica della posizione fiscale per il recupero a tassazione dei proventi generati dall’attività esercitata in forma abusiva, il titolare della struttura è stato deferito alla Procura della Repubblica di Enna per violazioni al testo unico di pubblica sicurezza (mancata comunicazione all’autorità di P.S. delle persone alloggiate), oltre che sanzionato, per le numerose irregolarità di carattere amministrativo che vengono ipotizzate dai finanzieri.
L’operazione delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale si inquadra nell’attività costante condotta dal Corpo, allo scopo di assicurare le necessarie condizioni di legalità e di arginare la diffusione dell’abusivismo e del sommerso d’azienda nel sistema economico, che compromettono la libera e leale concorrenza del mercato, a discapito delle tante imprese che operano nel rispetto della legge, assolvendo correttamente gli adempimenti previsti dalle rispettive discipline di settore.