Nel luglio scorso avrebbe conosciuto una donna della provincia di Enna, presentandosi come maresciallo dei carabinieri. Con credenziali di tutto rispetto, così, un trentunenne di Napoli avrebbe approfittato della buona fede della donna, riuscendo a inserirsi nel suo contesto familiare e iniziando una vera e propria storia d’amore; con tanto di convivenza a Roma dove, nel frattempo, il giovane si era trasferito in una casa in affitto, facendo pagare alla fidanzata il canone di locazione, ma anche i costi derivanti dall’acquisto dei mobili, delle utenze e di tutte le spese connesse alla permanenza nella Capitale. Per ripagarla della sua generosità, le avrebbe fatto credere di averle trovato un’attività lavorativa in Vaticano, cosa non vera. Inoltre, quando i due fidanzati si erano recati in Sicilia, il giovane sarebbe riuscito a farsi fare dai genitori della ragazza un prestito di circa 20 mila euro.
A questo punto i familiari, insospettiti, hanno deciso di rivolgersi ai carabinieri – quelli veri – mentre la relazione sentimentale si interrompeva. Nel frattempo però l’uomo si sarebbe impossessato della carta di credito della madre della fidanzata, prelevando diverse somme di denaro, sottraendo anche alcuni gioielli, oro e altri preziosi della famiglia. 
I carabinieri di Enna si sono messi sulle sue tracce, mentre era tornato nella sua città di origine. Le verifiche hanno portato i militari a scoprire che il giovane non faceva parte di forze di polizia o di forze armate e che in passato era stato arrestato dai carabinieri di Roma per possesso di segni distintivi contraffatti e denunciato dalla Polizia di Reggio Calabria per lo stesso reato. Sulla base di questi accertamenti, ristretto il cerchio sull’indagato, i carabinieri hanno diramato le ricerche sia a Napoli che a Roma e nei giorni scorsi i militari lo hanno rintracciato mentre tentava di entrare al Ministero della Difesa a Roma, con un documento militare falso. Il tentativo era stato vanificato infatti dall’attenta opera di verifica dei documenti da parte dei Carabinieri di servizio.
Ricorrendone quindi i presupposti, è stato dichiarato in arresto e successivamente l’Autorità Giudiziaria ha disposto l’obbligo di firma presso una caserma dell’Arma. Il giovane dovrà adesso rispondere di truffa, furto aggravato, indebito utilizzo di carte di credito e anche del reato di possesso di tesserino falsificato. Presso l’abitazione di Napoli, i carabinieri hanno anche sequestrato altri oggetti come telefoni, lettori mp3, capi di vestiario dell’Esercito e della Polizia.